L’auto elettrica per abbattere le emissioni di CO2, un nuovo sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti nelle università, l’introduzione dei veicoli ibridi a Milano e la produzione di energia mediante come alghe e batteri: sono solo alcune delle idee vincenti di Twenty for Twenty (T4T), il concorso dedicato all’energia del futuro organizzato dalla Fondazione EnergyLab e rivolto agli studenti del secondo anno delle università milanesi.
Traendo spunto dall’importante obiettivo di “Europa 2020” – la nuova strategia per la crescita economica e occupazionale fissata dalla Comunità Europea, che si prefigge un 20% di produzione dell’energia da fonti rinnovabili - EnergyLab ha ideato un percorso formativo che ha coinvolto ben 46 facoltà dei cinque atenei milanesi: Università Cattolica, Università degli studi di Milano, Università degli studi di Milano-Bicocca, Politecnico e Bocconi. Dei tremila studenti coinvolti ne sono stati selezionati duecento, che hanno seguito seminari formativi e lezioni online denominate “percorso energia”. La fase finale del concorso ha interessato invece otto gruppi interdisciplinari di venti studenti ciascuno, che hanno prodotto delle idee progetto su delle specifiche aree tematiche energetiche e ambientali: smart grid (reti intelligenti, efficienza energetica, energie rinnovabili); relazione energia-ambiente (con particolare riferimento alle implicazioni per l’agricoltura e per l’alimentazione); marketing energia (con particolare riferimento alle energie rinnovabili e al nucleare); igiene ambientale urbana ed energie rinnovabili (con particolare riferimento al tema dei rifiuti).
Lo scorso 21 giugno, nella sala Pirelli di Regione Lombardia, la prima edizione del concorso T4T si è conclusa con la cerimonia di premiazione dei cinque progetti selezionati. Il primo classificato è stato Driving in a better future, uno studio sulla mobilità urbana e l’utilizzo dell’auto elettrica per abbattere le emissioni di Co2. Il gruppo di lavoro si è concentrato sulle aree di battery sharing immaginando, dal punto di vista tecnologico e finanziario, una stazione di ricarica delle auto elettriche situata in una città del nord d’Italia ad alta industrializzazione.
Tre i riconoscimenti speciali assegnati, il primo è andato al progetto You can: un nuovo sistema di raccolta e riciclo di rifiuti in ambito universitario. A ritirare il premio, in rappresentanza di tutto il gruppo di lavoro, gli studenti Giulia Casiraghi, iscritta al terzo anno di Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, Riccardo Lavezzari, del corso di laurea in Disegno industriale del Politecnico e Pietro Bonato al secondo anno di Ingegneria fisica, che hanno illustrato il loro innovativo sistema di smaltimento delle lattine vuote attraverso un contenitore progettato per diminuire lo spazio occupato dai rifiuti, facilitare lo smaltimento nonché incentivare gli studenti mediante l’erogazione di un piccolo accredito in denaro.
Il secondo e terzo premio speciale sono stati rispettivamente assegnati ai lavori Idee e progetti per la mobilità milanese che propone l’utilizzo di veicoli pubblici ibridi, ad esempio elettrico-termico, nel capoluogo lombardo e a La natura semplicemente dedicato alla depurazione delle acque e all’utilizzo di fonti rinnovabili alternative. Un premio speciale, consegnato dall’assessore allo sport e giovani di Regione Lombardia Monica Rizzi, è stato invece dato al progetto Mobilità punto zero, focalizzato sui problemi della mobilità lombarda.
La cerimonia di premiazione del concorso T4T è stata aperta da un incontro a cui hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, reti ed energia Marcello Raimondi, il direttore della Fondazione EnergyLab Silvio Bosetti e il direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea Carlo Corazza che ha ricordato come per l’Unione Europea le energie rinnovabili e, in generale, le green technologies, costituiscano uno dei fattori trainanti del rilancio della competitività europea. Il professor Franco Anelli, prorettore dell’Università Cattolica, ha sottolineato come Twenty for Twenty rappresenti una iniziativa molto significativa perché ha aiutato a sviluppare negli studenti la capacità di lavorare in gruppo, di sapersi confrontare e relazionare tra competenze differenti e, contemporaneamente, ha posto in primo piano un problema cruciale e fondamentale dei prossimi decenni. Di fronte al quale i ventenni di oggi non possono esimersi dall’attrezzarsi e soprattutto permettersi di farsi cogliere impreparati.