Il 6 dicembre, presso la sede di via San Vittore 18, si è svolto il Graduation Day di Aseri, Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica.

L’appuntamento si è aperto con il messaggio di benvenuto letto dalla professoressa Simona Beretta anche a nome del nuovo direttore, il professor Vittorio Emanuele Parsi, il quale, di rientro da un viaggio, ha potuto presenziare solo alla parte finale dell’evento. La professoressa Beretta ha sottolineato come il Graduation Day non sia solo un momento giustamente celebrativo della conclusione dell’anno di master Aseri e per il coronamento di 12 mesi intensi, passati tra studio, stage e tesi, prevedendo, come importante valore aggiunto, anche la possibilità di incontrare personalità di spicco dello scenario internazionale e di confrontarsi su temi di ampio respiro. L’economista della Cattolica, inoltre, ha fatto notare come alcuni dei docenti che hanno contribuito alla realizzazione del master, siano stati, a loro volta, studenti di Aseri ed ha avuto parole di apprezzamento anche per Asa, l’Associazione degli Alumni di Aseri, presentandola come una possibilità interessante e strutturata per mantenere vive le relazioni instauratesi tra gli studenti e con i docenti che hanno frequentato l’alta scuola.

Dopo il messaggio di benvenuto, Guido Acquaviva – Capo di gabinetto dell’Ufficio di presidenza del Tribunale speciale per il Libano e special guest dell’evento – ha tenuto una lectio dal titolo "International Justice and the Middle East. The case of the Special Tribunal for Lebanon". Il dottor Acquaviva ha esordito esponendo al pubblico l’importanza dell’indipendenza dei tribunali speciali, per evitare quel genere di interferenze politiche che, in passato, hanno condizionato le corti chiamate a giudicare situazioni d’emergenza: «è necessario che la soluzione politica dei crimini e delle violenze possa poggiare sulla legge, per non dimenticare la giustizia». Il dottor Acquaviva ha continuato l’enunciazione dell’organizzazione dei tribunali speciali, sottolineando il problema del fund raising, che talvolta implica la destinazione di fondi rispetto alle decisioni dei tribunali, mettendo in pericolo l’indipendenza delle corti.

La lectio si è conclusa con un augurio rivolto agli studenti: «Non importa cosa farete o in quale organizzazione lavorerete; è importante al servizio di cosa metterete le vostre competenze: che sia qualcosa di grande, un’idea universale». A conclusione dell’intervento del dottor Acquaviva, la professoressa Beretta si è voluta rivolgere di nuovo agli studenti: «“Che differenza possiamo fare?” E’ questa la domanda che dovete farvi ogni mattina».

Interessanti anche gli student’s speeches, durante i quali, tre degli studenti di Aseri – Salim Seif Kombo, Vilma Westerlund e Laura Negri – hanno condiviso con il pubblico presente la loro esperienza umana e formativa a Milano con Aseri. A questa fase è seguita la consegna delle spille dell’Università Cattolica ai 56 diplomati (40 ragazze e 16 ragazzi) provenienti da 27 differenti nazioni. Il Graduation Day si è concluso con un rinfresco offerto a tutti i partecipanti.