Don Lorenzo Milani e la sua esperienza educativa continuano ad alimentare il dibattito sulla scuola e la sua funzione educativa nella società. A Salamanca, come si racconta nel video, il professor José Luis Corzo, un religioso scolopio ospite in questi giorni della sede bresciana, ha fondato nel 1971 la Casa-scuola “Santiago 1″ ispirandosi all’opera di don Milani, cui aveva dedicato la tesi di dottorato. Nonostante il tempo passato, ha fatto notare il professor Domenico Simeone introducendo l’ospite spagnolo, non è facile accostarsi alla  complessa e stimolante esperienza umana e cristiana del priore di Barbiana senza indulgere in facili classificazioni e senza rischiare strumentalizzazioni di parte.

Tale lettura può permettere di entrare in quello che lo stesso don Lorenzo Milani definiva il «segreto pedagogico di Barbiana» così descritto in Esperienze pastorali: «Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola e come faccio ad averla piena. Insistono perché io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica. Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola. Bisogna essere… Non si può spiegare in due parole come bisogna essere, ma finite di leggere tutto questo libro e poi forse capirete come bisogna essere per fare scuola popolare. Bisogna avere idee chiare in fatto di problemi sociali e politici. Non bisogna essere interclassisti, ma schierati. Bisogna ardere dall’ansia di elevare il povero a un livello superiore. Non dico a un livello pari a quello dell’attuale classe dirigente. Ma superiore: più da uomo, più spirituale, più cristiano, più tutto». Il modo di essere del maestro, il suo mettersi in gioco e il suo spendersi completamente al servizio degli ultimi è il cuore dell’esperienza milaniana ed è ciò che ancora oggi rende attuale il suo messaggio.