Consumatori “paleo”, vegetariani, vegani, crudisti, mediterranei, crudisti e …. chi più ne ha più ne metta. Oggi e in futuro. Nessuna invenzione, nessuna originalità, perché tutti mangiano quello che desiderano e che gli porta piacere. Il carattere biologico dell’uomo si esprime anche nell’era moderna allo stesso modo che nelle sue antiche origini, in modo onnivoro.

Ma cosa differenzia il consumatore di oggi da quello del passato? «La sua inconsapevole dipendenza dalla politica del mercato, oggi governata dalle politiche internazionali e dalle strategie di marketing di organizzazioni, industrie, associazioni e altri gruppi d’interesse economico e sociale che influenzano le decisioni di consumo di masse cospicue di consumatori». A pensarla così è Marion Nestle, pioniera dagli anni Ottanta delle scienze politiche sociali e nutrizionistiche americane. La guru della sana e corretta alimentazione, docente al Department of Nutrition, Food Studies & Public Health, professoressa di Sociologia alla New York University nonché autrice del bestseller “Food Politics” il 5 maggio era all’Università Cattolica di Piacenza per raccontare a docenti e studenti della Scuola di Dottorato Agrisystem la sua rivoluzionaria visione del cibo.

Diversi i temi affrontati nel corso dell’incontro dal titolo Is a Paleo Diet Healthy? Good nutrition involves balance and variety for healthy and happy people as well as for their environment, organizzato in collaborazione con il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America e moderato da Ettore Capri, direttore del Research Center on Sustainable Development OPERA.

I concetti centrali del suo intervento, che sono anche alla base delle politiche americane di cui lei è guida, possono essere così riassunte:

  • la salute pubblica si raggiunge attraverso adeguate politiche agricole;
  • le politiche agricole devono promuovere tecnologie per la produzione e la trasformazione di alimenti salutari;
  • educare alla consapevolezza dei cittadini attraverso politiche scolastiche e sussidi;
  • non esiste una dieta unica ma tutte le diete sono sane se ben bilanciate e costituite da alimenti (non prodotti) salubri;
  • non è vero che la carne ed i prodotti di origine animale fanno male come al contrario i prodotti vegetali; è essenziale la varietà e la giusta dose (attenti alle calorie);
  • il benessere deriva da una corretta alimentazione; si mangia quello che ci rende felici ma serve anche uno stile di vita corretto (vedi necessità di svolgere attività fisica);
  • badare agli apporti calorici nascosti negli alimenti e nei comportamenti indotti dal mercato (vedi bevande gassate, junk food, happy hour, giant food).