Una rivista bilingue (italiano – inglese) destinata a un mercato internazionale, che raccoglie contributi scientifici sulle diverse tipologie di ricerca della comunicazione d’azienda. Una pubblicazione rivolta anche al mondo imprenditoriale e manageriale, attraverso dibattiti e interviste finalizzati al progredire della ricerca. È questo il profilo di Communicative business, la prima rivista italiana che tratta a livello accademico e professionale il tema della ricerca applicata alla comunicazione aziendale. La nascita di questa rivista - edita da Vita&Pensiero e realizzata con il sostegno di Upa (Utenti Pubblicità Associati) - è direttamente collegata all’esperienza decennale (1998-2008) del Laboratorio di ricerche sulla Comunicazione aziendale dell’Università Cattolica, istituito e diretto da Edoardo Teodoro Brioschi, docente di Economia e tecnica della comunicazione aziendale, che è il responsabile scientifico della nuova pubblicazione.
 
L’attività del laboratorio, nel corso degli anni, ha evidenziato come un’adeguata evoluzione della comunicazione, rispetto ai tempi e alle sfide che oggi si impongono alle aziende, debba implicare un ruolo centrale della ricerca, in virtù però di un suo specifico schema teorico-operativo di riferimento. Poiché tale esigenza di una maggiore ricerca di perfezionamento e innovazione nel campo della comunicazione d’azienda è riscontrata sul piano internazionale, il professor Brioschi ha voluto che ogni numero di Communicative business fosse il frutto di un Comitato editoriale che non solo riunisse illustri rappresentati accademici internazionali come Yasuhiko Kobayashi (Aoyama Gakuin University), Gordon E. Miracle (Michigan State University), Don E. Schultz (Northwestern University), ma che fosse anche sempre aperto ad accogliere nuovi membri e, pertanto, nuovi contributi di conoscenza ed esperienza da parte dei maggiori esperti del settore.
 
L’evoluzione della comunicazione aziendale, secondo Brioschi, non può realizzarsi senza il coinvolgimento di coloro che nelle aziende la gestiscono a vario titolo, come imprenditori e manager con differenziate responsabilità. Si spiega così il sostegno di Upa nel progetto di lancio della nuova rivista. Una pubblicazione semestrale che incoraggia la ricerca sulla comunicazione, in quanto studio e  sperimentazione di metodi e strumenti nuovi, adeguati all’attuale contesto socioeconomico. Nel primo numero di Communicative business – uscito lo scorso marzo – dopo il saggio introduttivo del professor Brioschi e l’approfondimento del professor Miracle su Historical Perspectives in International Advertising, seguono alcuni contributi che spaziano dalla presentazione di un sofisticato approccio in tema di product placement di Roberto Nelli, docente di Marketing della facoltà di Economia della Cattolica di Piacenza, all’analisi del concetto di engagement in Giappone da parte di Kobayashi, presidente della Japan Academy of Advertising, alla riflessione di Rossella Chiara Gambetti, docente di Economia e tecnica della comunicazione aziendale in Cattolica e Capo redattore della rivista, sulla forte espansione della comunicazione d’azienda rappresentata dall’ambient communication. A chiudere, ogni numero della pubblicazione, una interessante sezione dedicata alle recensioni sulle novità editoriale del settore.
 
La rivista è stata ufficialmente presentata da Edoardo Teodoro Brioschi prima a Cincinnati, lo scorso marzo, in occasione della Conference statunitense dell’American Academy of Advertising – prestigiosa accademia internazionale fondata nel 1958, della quale Brioschi è membro dal 1974 – e successivamente all’Asia-Pacific Conference dell’Academy, svoltasi a Pechino lo scorso 28 e 29 maggio (nella foto in alto un momento della presentazione). Un debutto internazionale quindi per una rivista che fa dell’internazionalità la sua peculiarità e il suo punto di forza. Il secondo numero di Communicative business è già in “cantiere”: l’attenzione è sempre focalizzata sull’analisi e il dibattito delle indagini più innovative e il sommario della rivista può già contare sul contributo di un illustre accademico. Quello del professor Don E. Schultz della Northwestern University, che tratterà delle carenze e dell’esigenze di integrazione delle ricerche relative alla comunicazione aziendale svolte, fino ad oggi, dalla scuola americana.