Sarà Domenico Quirico ad aprire l’edizione 2015 di Educare/Educarsi alla Bellezza. L’inviato speciale della Stampa, sequestrato in Siria da gruppi armati nella primavera del 2013 per 150 giorni, è il protagonista del primo incontro del percorso di approfondimento avviato nel 2014 da un’idea del professor Giovanni Gasparini con il supporto di Educatt e indirizzato agli studenti dell’Università Cattolica, in special modo a quelli dei collegi.

Riscoprire la bellezza, quella autentica, delle relazioni e delle esperienze e soprattutto comprendere cosa sia, e dove si nasconda, la bellezza nel mondo in cui viviamo e dentro la sua complessità è stato l’obiettivo principale perseguito negli incontri che si sono svolti dalla primavera dello scorso anno. Tra i relatori ci sono stati testimoni d’eccezione, portatori di esperienze molto significative e anche molto diverse tra loro: della bellezza nell’arte ha parlato Giuseppe Frangi, giornalista e fondatore dell’Associazione Giovanni Testori; della bellezza nelle relazioni, nella condivisione e anche nella fatica è stato testimone, in un incontro molto intenso, don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena; infine, proponendo un tema quasi provocatorio, padre Bartolomeo Sorge - direttore, dal 1986 al 1996, dell’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo - ha parlato agli studenti della bellezza nella politica e li ha aiutati a riscoprire «una politica bella e buona, che è anche una questione di cuore».

Il percorso di quest’anno alza ancora il tiro già dal primo incontro e propone un tema difficile come quello del rapporto tra bellezza e male: a parlarne il 17 marzo alle 17.30 (Milano,  via Nirone, aula N110), insieme al professor Giovanni Gasparini, docente di Sociologia dell’Università Cattolica, e ad Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore e presidente di Educatt, saranno Marco Lombardi, docente di Crisis management and risk communication - direttore del centro di ricerca Itstime (Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies) del dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica e fondatore della rivista “Sicurezza, Terrorismo e società” - e Claudia Mazzucato, docente di Diritto penale in Università Cattolica e co-fondatrice dell'Ufficio per la Mediazione penale di Milano.

Con loro dialogherà Domenico Quirico, il giornalista del quotidiano “La Stampa”, sequestrato da gruppi armati nella primavera del 2013 in Siria per 150 giorni, mentre si trovava lì come corrispondente. Ascoltare Quirico, autore di libri che indagano la natura di quel male che lui stesso è stato costretto ad attraversare − ultimo dei quali Il grande califfato (Neri Pozza 2015) − sarà una preziosa occasione per gli studenti anche per (ri)scoprire il valore della professione giornalistica: «Resto dell’idea che il giornalismo non è una tecnica e tanto meno una tecnologia. Il giornalismo è racconto e il racconto nasce dall’essere in un posto e vedere delle cose».