«È un organo indipendente, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, a cui spetta il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Codice etico e del Modello organizzativo, di gestione e controllo dell’Università». Il professor Agostino Fusconi presenta così l’Organismo di Vigilanza di cui è stato chiamato a essere presidente. Una struttura che, «oltre all’aggiornamento del Codice etico e del Modello organizzativo, sovrintende alle attività di formazione e di informazione sui loro contenuti e concorre alla elaborazione di chiarimenti interpretativi e delucidazioni su eventuali dilemmi o problematiche inerenti il rispetto in concreto delle prescrizioni contenute».
 
L’organismo ha un compito attivo o interviene solo sulla base di segnalazioni di violazioni? L’introduzione del Codice etico e del Modello organizzativo configurano ulteriori step di garantismo, di efficienza e di trasparenza nei confronti di quanti, soprattutto studenti e assistiti del Policlinico Gemelli, fruiscono dei servizi dell’Ateneo o rivendicano per l’Università Cattolica legittime aspettative di eccellenza qualitativa, etica e comportamentale.

Quindi? L’atteggiamento dell’Organismo di vigilanza non può che essere insieme proattivo e reattivo. Programma annualmente una serie di attività di controllo (audizioni, ispezioni, verifiche) e approfondisce le segnalazioni non anonime pervenute, contenenti indicazioni fondate e puntuali circa l’esistenza di criticità che non siano già state affrontate o non sembrino risolte positivamente e in maniera efficace dai presìdi istituzionali e organizzativi competenti.
 
L’organismo ha contemporaneamente un compito di controllo e regolazione. E anche di sanzione, se necessario. Come ci si propone di esercitare queste funzioni? Con uno stile che potremmo definire di “fiducia responsiva”. Le sanzioni sono necessarie per assicurare l’effettività del sistema, ma non sono l’aspetto primario.  Una volta entrato in vigore il Codice etico e reso operativo il Modello, è importante che le scelte di fondo che ne costituiscono l’intelaiatura vengano illustrate e condivise per rinsaldarne l’adesione. La conoscenza e la consapevolezza diffusa sono  la prima e più efficace forma di contrasto a comportamenti non in linea con le attese etiche dell’Ateneo.

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