Non solo Cina e Giappone, ma anche Corea del Sud, Filippine, Taiwan e molti altri, per garantire al pubblico della ventunesima edizione del "Far East Film Festival" - composto da innumerevoli appassionati, studenti ed esperti del settore - un’offerta diversificata con proposte di ogni genere.
Dal dramma alla commedia, fino all’horror e ai remakes di famosi film occidentali. Esempio lampante è "Intimate Strangers" del regista sudcoreano J.Q. Lee, che ha proposto la sua versione di "Perfetti Sconosciuti" di Paolo Genovese.
Oltre alle decine di titoli per il grande schermo, la locandina ha proposto un gran numero di workshop, laboratori ed attività per approfondire il contatto con la cultura asiatica. Dalle lezioni di yoga mattutine ai corsi di origami.
Non sono mancate, inoltre,le occasioni di svago e divertimento, ovviamente caratterizzate da un tocco orientale: dj-set e degustazioni apposite hanno reso il FEFF un’opportunità unica per conoscere una realtà di nicchia nel nostro Paese, che invece è altamente dinamica e creativa.
Si tratta certamente di una tappa annuale obbligatoria per gli appassionati del cinema di settore, poiché erano presenti anche diversi esponenti del panorama cinematografico orientale: registi e attori con i quali relazionarsi, rubando loro qualche scatto o attimi di discussione a proposito delle opere presentate.
Coordinato perfettamente, il festival ha garantito un’esperienza piacevole ai suoi avventori, fornendo loro anche la possibilità di partecipare attivamente al programma, votando ogni film in una classifica da uno a cinque. I ragazzi Cattolica hanno inoltre registrato servizi e videocritiche dedicati ai film visti in sala.