Un dibattito vivo e appassionante quello sull’evoluzione del dottorato di ricerca in Europa che, in giugno, si è snodato dal micro al macro livello. Nell’aula magna dell’Università Cattolica, il 22 giugno, si è tenuta la cerimonia di proclamazione e consegna del titolo ai 187 dottori di ricerca che hanno discusso la tesi nel 2014 alla presenza del rettore Franco Anelli. Il direttore della DG Education and Culture della Commissione europea Xavier Prats-Monné ha tenuto una lectio su “Europe and its Universities in the Global World”.

Secondo Prats-Monné bisogna considerare e valutare i dottorati non solo per l’eccellenza scientifica, che dovrebbe essere scontata, ma anche e soprattutto per il loro impatto sull’economia e sulla società. C’è ampio consenso sul fatto che i dottori di ricerca, con il loro bagaglio di conoscenze disciplinari approfondite e competenze trasversali, siano tra gli attori-chiave della crescita di un’economia sempre più basata sulla conoscenza.

Foto di gruppo con il rettore Franco Anelli e con Xavier Prats-Monné per i 187 neodottori di ricerca

Pochi giorni prima del PhD Day della Cattolica (qui sopra la foto di gruppo dei nuovi  dottori di ricerca con il rettore  e con Xavier Prats-Monné), la Technical University di Monaco di Baviera ha ospitato l’Annual Meeting “Doctoral Education: The Shape of Things to Come” del Council for Doctoral Education della European University Association. L’incontro ha lanciato alcune riflessioni su quello che sarà la formazione dottorale nel prossimo decennio, tenendo in considerazione le principali criticità che si troverà ad affrontare: dalle sfide “digitali” (open research, online learning, digital campus) ai tagli di molti budget nazionali, fino alla crescente competizione tra Atenei, così come certificata dai ranking internazionali.

Un trend messo in luce a Monaco riguarda il passaggio dei dottorati da un affare “privato” tra dottorandi e supervisor a un’integrazione dei programmi dottorali nelle strategie istituzionali delle Università, ma anche nei territori e nelle società europee. Questo soprattutto grazie al coinvolgimento di stakeholder nei programmi di dottorato, dalle aziende al settore non-profit, coinvolti a diversi gradi di intensità (supervisioni congiunte, progetti di ricerca di interesse sia dell’università che del settore non accademico, previsione di internship o periodi di ricerca fuori dall’Ateneo, ecc).

I riflettori restano puntati sul dottorato di ricerca anche durante l’estate: a fine luglio sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per i dottorati dell’Università Cattolica (sedi di Milano, Piacenza e Roma) nell’anno accademico 2015/2016. Tutti gli aspiranti dottorandi troveranno il bando sull’homepage del sito della Cattolica (http://www.unicatt.it/) e avranno tempo fino all’inizio di settembre per proporre la propria candidatura. Le prove concorsuali si terranno, per tutti i dottorati, nel mese di settembre.