Produrre energia pulita e ecosostenibile grazie a una pianta. L’idea originale è venuta a Lorenzo Avello e Matteo Bombasini, del secondo anno della laurea triennale in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari. I due studenti della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative hanno dato vita a Planeta Renewables, una startup attiva nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, sviluppata grazie anche a ConLab, lo spazio che l’Ateneo mette a disposizione degli studenti che vogliano avviare una propria impresa. Lì, grazie ai servizi offerti e al percorso di formazione hanno potuto definire nei dettagli il loro progetto e in particolare gli aspetti di business model.
L’obiettivo di Planeta Renewables è la produzione di energia pulita e ad impatto zero attraverso l’utilizzo della biomassa legnosa Miscanthus x Giganteus, una particolare pianta che possiede delle caratteristiche che la rendono particolarmente sostenibile ed efficace se utilizzata allo scopo di alimentare impianti di cogenerazione per la produzione simultanea di energia elettrica e termica. L’innovazione non si ferma al processo di produzione di energia, ma si estende anche sulla sua distribuzione: Planeta Renewables, infatti, sta studiando una possibile applicazione della tecnologia blockchain per garantire e certificare l’origine rinnovabile dell’energia attraverso l’utilizzo degli smart contracts basati su network Ethereum.
«Oggi più che mai è necessario trovare soluzioni innovative per soddisfare il sempre più crescente fabbisogno energetico da fonti rinnovabili, indispensabile per mitigare il cambiamento climatico in atto» afferma Lorenzo. «L’Unione Europea ha recentemente manifestato pubblicamente le proprie intenzioni di dare un impulso alla produzione di energia da biomasse solide, che costituiscono un importante driver di crescita per un’economia europea sostenibile».
Una possibilità confermata anche da un recente studio finanziato dalla Commissione Europea che afferma che “la graminacea a rapida crescita Miscanthus è destinata a diventare la principale pianta per biomasse in Europa e a svolgere un ruolo importante nella transizione a un’economia basata su bio-energie sostenibili”.
Planeta Renewables sta progettando una filiera industriale completa, che prevede anche il coinvolgimento di alcuni ricercatori della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, al fine di produrre energia pulita e salvaguardare l’ambiente.
Motivati a portare al successo la loro impresa, i due giovani guardano fiduciosi al futuro: «Nell'immediato ci aspettiamo di poter realizzare nel nord Italia un piccolo progetto pilota da utilizzare come modello per sviluppi su larga scala. Puntiamo a trasferire il nostro business nel mercato francese che, grazie alle iniziative del Presidente Emmanuel Macron sulle energie rinnovabili, è diventato per noi molto interessante. Nel lungo termine vorremmo avviare un progetto di micro-grid in Africa subsahriana, dove è prevista una crescita esponenziale dell'economia nei prossimi vent’anni, e di conseguenza sarà necessario portare elettrificazione alla popolazione».