di Giorgia Messina *
Quella in Brasile era la mia prima esperienza di volontariato e la mia prima volta in un Paese così lontano, con una realtà così diversa. Ma tutti i miei timori e le mie sensazioni pre-partenza sono stati spazzati via dal suono delle voci dei bambini del Jardim dos Anjos. Il primo incontro con questi piccoli angeli è stato emozionante. Siamo state travolte dai loro abbracci, dai loro baci e dalle loro urla di felicità e sono bastati pochi minuti per innamorarci di loro. È bastato guardarli negli occhi per capire come dietro alla loro felicità, semplicità e purezza si nascondano situazioni molto difficili sia a livello economico sia famigliare: genitori assenti o intrappolati nel circolo della droga, abitazioni di pochi metri quadri in cui vivono famiglie con più di 5 componenti, assenza di luce e acqua corrente e condizioni igieniche di bassa qualità. Nonostante tutto, i loro contagiosi sorrisi non vengono mai a mancare e per me tutto questo è stato uno spunto di riflessione e una grande lezione di vita.
Nel nostro piccolo abbiamo cercato di contribuire a un grande progetto che ormai va avanti da molti anni: il Giardino degli Angeli (Jardim dos Anjos). È una scuola materna che oltre a svolgere attività ludico-ricreative e di insegnamento per i più piccoli, ospita al pomeriggio anche i bambini delle scuole nel cosiddetto Reforço Escolar (Rinforzo Scolastico). Per questi ultimi mi è stata data la possibilità di tenere un corso di danza un’ora a settimana. Ha avuto molto successo e ha strappato molti sorrisi non solo ai bambini, ma anche alle insegnanti e ai volontari presenti nella struttura. La settimana prevedeva altre attività come yoga, judo, bioginnastica (un particolare tipo di ginnastica che ti permette di allenare i muscoli e lavorare le articolazioni del corpo riproducendo i movimenti degli animali) e capoeira in cui mi sono dilettata divertendomi molto.
La direttrice del Jardim dos Anjos è Regina, una donna con una forza ed entusiasmo incredibili, affiancata dalla sua dolcissima vice-direttrice Renata. Per non parlare di Alessandro, compagno di Regina e cofondatore del Jardim, che è stato molto disponibile durante la nostra permanenza. Sono persone, insieme a molte altre (le cuoche dell’asilo, le insegnanti, i volontari locali) che ringrazio vivamente, perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e ogni giorno regalano speranza a bambini che, nonostante le loro capacità e voglia di imparare, vivono costantemente situazioni molto difficili.
Due volte a settimana erano inoltre previste visite alle famiglie dei bambini e posso dire che vedere dal vivo le condizioni in cui vivono e sentire con le proprie orecchie le loro storie è davvero molto forte, ma ti permette di rivalutare molte cose nella vita.
Canavieiras? Un tripudio di colori e di allegria. È un comune di circa 32.000 abitanti caratterizzato da paesaggi, spiagge mozzafiato, case ed edifici colorati, musica per le strade e persone estremamente calorose. Un luogo che tuttavia accanto a tanta bellezza vede povertà, strade sterrate, cani randagi e case ancora costruite con l’amianto.
Una delle esperienze più belle di queste tre settimane è stata accompagnare i più piccoli in spiaggia. Dopo essere saliti tutti in costume su un camioncino scoperto, una volta arrivati è stato emozionante vedere i sorrisi, l’entusiasmo e lo stupore nei loro occhi. Nonostante Canavieiras affacci sull’oceano, sembrava quasi che quella fosse una delle prime, se non la primissima volta per loro!
Dopo queste tre settimane intense e piene di emozioni, posso dire che il Charity Work Program mi ha dato l’occasione di fare una delle esperienze più belle e uniche della mia vita. Tuttavia il Charity non ha lasciato un segno solo in noi volontarie, ma ci ha permesso nel nostro piccolo di lasciare qualcosa, anche solo il ricordo dell’affetto, ai bambini del Giardino degli Angeli inserendosi perfettamente nel principio del dare e del ricevere del volontariato.
* 23 anni, studentessa del primo anno della laurea magistrale in Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo, facoltà di Scienze politiche e sociali, campus di Milano