di Emilio De Renzis *
Un corso di inglese abbinato a un’esperienza di stage. Questa è stata la mia parentesi irlandese nello scorso luglio. Fin dall’inizio mi sono sentito immerso nella cultura dublinese avendo scelto di spendere questo periodo all’estero in host family. Consiglio molto questa scelta, perché aiuta a superare le prime difficoltà con la lingua e a familiarizzare col particolare accento irlandese.
È stato divertente scoprire nuove tradizioni, modi di fare, partecipare alle feste di famiglia, i compleanni, le cene. Mi sono sentito accolto e coccolato proprio come fossi a casa.
Il primo mese di corso di inglese all’Emerald Cultural Institute è stato molto interessante: ho scoperto un nuovo approccio allo studio della lingua. Ho scelto il corso di inglese Gen4, che prevede lezioni mattutine su grammatica e pronuncia e lezioni pomeridiane strutturate come conversazioni in gruppo su vari temi di attualità. In questo modo, ho potuto sia rafforzare le basi di grammatica sia sfidarmi nell’inglese parlato.
In questo primo mese ho conosciuto moltissimi amici di nazionalità diverse (Sud Korea, Japan, China, Russia), con i quali abbiamo condiviso le prime esperienze a Dublino. È stato emozionante scambiarsi punti di vista, tradizioni, usanze, ma soprattutto provare cibi diversi e ascoltare gli aneddoti e i racconti nascosti dietro ogni piatto e ogni sua preparazione. Credo che questo scambio di opinioni sia molto importante per la crescita personale e culturale di un individuo.
L’esperienza di stage è stata stimolante. Mi sono ritrovato catapultato in un ambiente di lavoro innovativo, inaspettato. Ho trascorso due mesi come Intern nella società O’Callaghan Collection, un’azienda con circa 500 dipendenti che gestisce un portafoglio composto da luxury hotels, bar, palestre e della gestione di oltre 85 proprietà sparse per il territorio irlandese. I colleghi di lavoro sono stati accoglienti e disponibili, soprattutto il piccolo Monty, il bulldog francese mascotte dell’O’Callaghan. Abbiamo partecipato a moltissime iniziative, tra le quali il torneo aziendale di ping-pong e un’attività di beneficenza nella quale sono stati raccolti circa 47 mila euro, un grande risultato per tutti noi!
Durante questi mesi ho cercato di partecipare attivamente a tutte le attività e tour che mi sono stati proposti. Con gli amici conosciuti il primo mese all’Emerald Cultural Institute abbiamo visitato le magnifiche scogliere irlandesi di Cliff of Moher, uno spettacolo della natura, e abbiamo trascorso una notte nella magica Galway, nata come paesino di pescatori ma che si presenta ora come una città universitaria ricca di vita, con tanti pub caratteristici e musica locale. Abbiamo avuto l’opportunità di visitare anche il Nord dell’isola, dove si trovano le particolarissime formazioni rocciose del Giant Causeway, il Rope Bridge, il villaggio di Howth e la città di Belfast.
La mia inseparabile compagna di viaggio è stata la mia bici, acquistata la prima settimana a Dublino. Grazie a lei sono riuscito a spostarmi agevolmente anche nel traffico, non ero legato agli orari del pullman e non ero costretto a dover prendere un taxi per tornare a casa nel weekend, ma soprattutto mi ha permesso di svegliarmi un’ora più tardi al mattino! Contrariamente a quanto si possa immaginare, Dublino è una città molto attenta ai ciclisti: in quasi tutte le strade sono presenti corsie, segnaletiche e semafori dedicati. Inoltre, la richiesta di bici è molto alta, quindi è molto facile vendere la bici al termine dell’esperienza.
È stata un’esperienza molto formativa, nella quale ho conosciuto alcuni miei limiti e imparato a superarli. Mi ha dato la motivazione per fare altre esperienze e per ripartire già nei prossimi mesi per nuove mete.
* 25 anni, di Capracotta (Is), laureando corso magistrale in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, campus di Milano