Sono ufficialmente partiti, con due kick off meeting ospitati a Milano, i progetti IARM e FIRE, entrambi coordinati dal centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica e finanziati dalla Commissione Europea - DG Affari interni.

Il progetto IARM - Identifying and assessing the risk of money laundering in Europe ha l’obiettivo di valutare il rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento al terrorismo in Italia, Regno Unito e Olanda, consentendo una mappatura delle aree o dei settori economici maggiormente a rischio.  

Transcrime coordinerà un gruppo di lavoro formato da ricercatori della Vrije Universiteit di Amsterdam e dell’Università di Leicester, avvalendosi anche della collaborazione di importanti partner istituzionali quali il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, i Ministeri della Giustizia e delle Finanze olandesi, l’Home Office e  l’Association of Chief Police Officers inglesi.
I risultati di IARM, previsti per il 2016, potranno aiutare autorità pubbliche e istituzioni private (banche, istituti finanziari, professionisti) di Italia, Regno Unito e Olanda a rispondere in maniera più efficace agli obblighi anti-riciclaggio e a migliorare la prevenzione del finanziamento del terrorismo. Inoltre, il modello di risk-assessment potrà poi essere esteso e replicato anche in altri paesi europei.

Il 4 febbraio 2015 si è svolto anche il kick off meeting del progetto FIRE - Fighting illicit firearms trafficking routes and actors at European level.
FIRE nasce dall’esigenza di migliorare le politiche europee di contrasto e di prevenzione nel commercio illecito di armi da fuoco. Il progetto ha come obiettivi quelli di:

•    determinare i percorsi e le rotte commerciali delle armi da fuoco illecite (da dove provengono, dove transitano e dove sono destinati);
•    identificare i nuovi mercati e canali di scambio, compreso Internet;
•    mappare, raccogliere e organizzare le informazioni disponibili sul traffico illecito di armi da fuoco;
•    analizzare i principali attori coinvolti, tra cui la criminalità organizzata;
•    identificare le vulnerabilità del quadro normativo comunitario che possono involontariamente generare nuove opportunità criminali;
•    fornire una serie di raccomandazioni e misure operative per ridurre e prevenire il traffico illecito di armi da fuoco.
Coordinato anch’esso da Transcrime dell’Università Cattolica, FIRE si avvale della collaborazione di importanti partner quali il Politecnico di Milano e SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute) e di diverse altre istituzioni esperte nel settore delle armi, tra cui Small Arms Survey, SEESAC (The South Eastern and Eastern Europe Clearinghouse for the Control of Small Arms and Light Weapons), IEACS (Institut Europeen des Armes de chasse et de Sport) e AFEMS (Association of European Manufacturers of Sporting Ammunition).

La presentazione dei risultati è prevista nel novembre 2016