Lo sport rappresenta un’attività fondamentale per la salute psicofisica dei bambini. Durante il lockdown tutte le attività sono rimaste bloccate, ma con l’inizio della fase 2 si progetta una ripresa graduale, garantendo sempre la massima sicurezza per i bambini, gli accompagnatori e gli istruttori per permettere anche ai più piccoli di tornare a svolgere le attività che caratterizzavano le loro giornate.
Con queste idee e intenzioni nasce il progetto Safe Sport, promosso dal Centro Sportivo Italiano (Csi) e supportato dalla sezione di Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Sicurezza e Bioetica dell’Università Cattolica, grazie al lavoro della professoressa Stefania Boccia, docente di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, e del dottor Leonardo Villani, medico in formazione specialistica nella Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina preventiva della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo.
Lo scorso 19 maggio la professoressa Boccia ha discusso i temi principali e più “caldi” relativi alla ripresa in sicurezza delle attività sportive per i bambini nel corso di un webinar molto partecipato, fornendo importanti spunti, riflessioni e consigli circa le attività informative e formative, con un’ipotesi di proposta di giochi sportivi (calcio, tennis, pallavolo, basket, atletica, solo per citarne alcuni) da praticare nel rispetto delle normative vigenti.
La ripresa delle attività, in particolare di quelle sportive in età pediatrica, rappresenta un tema molto importante, come lo è dedicare tempo a informarsi: questa intervista che pubblichiamo può essere uno strumento utile anche per i medici e in particolare per i pediatri che hanno anche una funzione educativa, oltreché terapeutica e di prevenzione, in tema di ripresa delle attività sportive in sicurezza nell'interesse di tutti i bambini vengono seguiti.