di Michele Curtoni *
Il mio viaggio comincia da Milano, dai meravigliosi chiostri di largo Gemelli. Durante il secondo anno, ormai pienamente immerso nella vita universitaria, faccio domanda per il programma Erasmus. Direzione Parigi.
Esperienza indimenticabile, che, come dice Proust, ha dato valore alla mia ricerca, donandomi nuovi occhi. Quell’assaggio di internazionalità, fatto di volti, luoghi, corsi nuovi e interessanti, mi aprì un mondo di possibilità prima sconosciuto. Frequentando l’Université Dauphine entrai in contatto con ambienti e persone diversissime che mi portarono a sviluppare nuove idee e a cercare nuovi orizzonti per la mia carriera accademica e poi professionale. Inoltre, mi diede la possibilità di imparare il francese, lingua coloniale del mio paese di nascita, e conoscere la realtà paese Francia, «(…) the land where things really happen» (G.K. Chesterton).
Terminato l’Erasmus, mi laureai alla triennale in Economia delle imprese e dei mercati in Cattolica. Successivamente mi trasferii dall’altra parte della Manica per proseguire i miei studi in Economics. Venni accettato per un Masters of Science in Economics and International Financial Economics alla University of Warwick, della durata di due anni, includendo un Diploma in Economics il primo anno.
Inghilterra, un altro mondo. E Warwick fu per me un’ulteriore scoperta. Dalle partite di calcetto settimanali fra masters contro dottorandi e professori, a serate al pub col capo dipartimento; e poi ancora sessioni di studio notturne nella biblioteca 24/7, il sale che finiva nei supermercati appena fuori cominciava a nevicare, la mancanza di un buon caffè, cinque gradi ad Agosto… I corsi si rivelarono difficili ma di ampio respiro e con una visione a 360 gradi che dava a noi studenti capacità critica e possibilità di approfondimento impareggiabili. E la vita non era unicamente studio.
Anche qui trovai persone dai background differenti, dal Central Banker giapponese, al ricercatore in Environmental Economics, fino al Trader londinese. Un’occasione per imparare a sviluppare nuovi interessi e conoscere nuovi mondi. Prima di tutto con il mondo della finanza inglese, per mezzo delle numerose career fair, e con l’accademia inglese e americana, tramite i vari seminari organizzati dall’università. L’unica discriminante era il mettersi in gioco in prima persona. Le occasioni sono ovunque, magari più nascoste da una parte e più evidenti dall’altra, ma sono sempre presenti.
Tra attività accademiche ed extra curriculari tipiche di una Universitas, si profilarono diverse possibilità per il proseguimento della mia carriera. Io scelsi di entrare nel mondo della finanza post-crisis, pur provenendo da studi economici politici, e decisi di partecipare al Graduate Programme del London Stock Exchange/Borsa Italiana per il quale venni assunto lo scorso settembre.
Questa grande opportunità mi ha dato la possibilità di posizionarmi al centro dei mercati finanziari. Tutto quello che succede nella finanza internazionale, accade dove sei tu, sulle tue piattaforme, sul tuo computer, sui tuoi file. È una chance incredibile per approfondire a livelli altamente professionali i vari e complicati aspetti del financial world. Il programma è composto di quattro assignment di sei mesi l’uno, in diverse unit del business e in diverse location. Ciò permette una “exposure” vastissima nel business, creando un network “across the group” che va dal Canada all’Inghilterra, dall’Italia alle varie partnership con HK, SA ecc., e fornendo alte competenze professionali.
Conclusione: posso parlare del futuro del mercato dei derivati a Londra o di qual è il caffè più buono di Roma, in quattro lingue fluenti e discutendo di quale sia la miglior band emergente giapponese. Come dice il proverbio latino, fabricando fit faber. Vagliate tutto: provate, cercate. E trattenete ciò che vale, ciò che è per voi.
* 24 anni, laurea triennale in Economia delle Imprese e dei Mercati, Diploma in Economics all’University of Warwick, Masters of Science in Economics and International Financial Economics nella stessa università. Ora lavora al Risk Management, CC&G di London Stock Exchange Group, Borsa Italiana, TMX