Nata nel 2006 per iniziativa dell’assistente spirituale don Daniel Balditarra e di una manciata di collegiali, la compagnia Ai due Chiostri conta oggi ben oltre sessanta studenti uniti dallo stesso forte desiderio: fare teatro e portarlo all’interno della comunità universitaria. 

L’occasione, un appuntamento ormai immancabile da dodici anni, la festività del Sacro Cuore. Molière, Shakespeare, Elliott, Ionesco e Brecht sono solo alcuni degli autori nella storia della compagnia, che quest’anno presenta La visita della Vecchia signora, “commedia tragica” scritta nel 1955 da Friedrich Dürrenmatt. 

L’opera ruota attorno al ritorno nel paesino di Güllen, “il letamaio”, di una ormai vecchia e ricchissima signora, che si dice disposta a offrire una cifra da capogiro a chi ucciderà l’uomo che l’aveva sedotta e abbandonata all’età di diciassette anni. Il compito di vendicarsi passa dunque ai suoi concittadini che, sebbene onesti, non sanno sottrarsi all’insidia del denaro e finiscono per soccombere accettando l’assassinio in cambio della ricchezza.

Un testo denso di significato, osserva Balditarra - che riveste il ruolo di coordinatore -  perché affronta temi grandi quanto attuali come il potere del denaro, la corruttibilità dell’uomo e la manipolazione del consenso. 

«Leggere il testo è stato come ricevere un pugno nello stomaco» racconta il regista Eugenio Runco, studente di Giurisprudenza, per la violenza con cui lo ha messo di fronte a delle questioni anche “scomode” su cui non aveva mai riflettuto prima.

Da qui la decisione, dopo una notte insonne, di proporlo al gruppo e la sfida di portarlo in scena in “una cornice fantastica, ma difficile da addomesticare”, il Chiostro dell’Istituto Canossiano.

Sul palco saliranno in diciotto, tutti studenti Cattolica a eccezione di un outsider, eletto mascotte della compagnia. Ma il gruppo non si esaurisce qui: dietro le quinte la squadra di produzione, l’aiuto regia, due scenografi dell’Accademia di Brera, un musicista, un tecnico luci, i social media manager e altre figure a supporto.

La rappresentazione è promossa dal Centro pastorale, in collaborazione con la direzione della sede di Milano e l’Istituto Toniolo di Studi Superiori.