Si è conclusa con successo l’edizione pilota del progetto che ha coinvolto gli studenti del corso la laurea magistrale in Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali che ha visto 5 gruppi di futuri psicologi lavorare sul campo, interfacciandosi direttamente con la cittadinanza, con l’aiuto dei volontari di 5 dei Punti di Comunità presenti in città.

 

I risultati della ricerca sono stati presentati lo scorso 3 ottobre al Centro Pastorale Paolo VI nell’ambito dell’incontro “L’Università incontra il territorio: una ricerca con I punti di comunità del progetto Brescia città del Noi”.

Le aree coinvolte sono state quelle di Folzano, San Polino, Chiusure, San Bartolomeo e Villaggio sereno, mentre la metodologia adottata è stato quella del foto-voice, ovvero una tecnica di ricerca basata sull’utilizzo di fotografie scattate dai cittadini ed utilizzate per dialogare con gli studenti e segnalare così situazioni urbane non gradite o passibili di miglioramento.

 

L’attività è stata resa possibile grazie alla partnership con i Servizi Sociali del Comune di Brescia e, alle tradizionali lezioni in aula, ha affiancato interventi sul e per il territorio, in cui gli studenti si sono relazionati con i cittadini al fine di guadagnarsi la loro fiducia e capirne i bisogni. Ciascun gruppo di studenti ha lavorato con piccole comunità di persone, in particolare giovani tra i 18 e 24 anni.

 

“Al netto dei dati emersi, si tratta di una sperimentazione che in termini didattici rimarca la precisa volontà dell’università di collaborare col territorio in modo attivo. I ragazzi hanno svolto la funzione di psicologi jr, e hanno avuto la possibilità di attuare nel contesto di situazioni concrete alcune delle metodologie professionali viste in aula” ha specificato la prof.ssa Elena Marta.

 

L’incontro conclusivo, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Servizi Sociali del Comune Silvia Bonizzoni, Francesca Megni e dell’assessore Felice Scalvini, a fianco dei docenti e coordinatori della Cattolica Caterina Gozzoli, Elena Marta e Maura Pozzi, è stata anche l’occasione per osservare gli scatti fotografici realizzati dai cittadini e su cui gli studenti hanno lavorato.