Imparare sul campo, per passare dalla teoria alla pratica e vivere una lezione di vita e di impresa: i dottorandi di Agrisystem e alcuni ricercatori della facoltà di Agraria, accompagnati da Gianfranco Piva, già coordinatore della Scuola, Amedeo Pietri docente dell’Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione e Mauro Balordi, direttore della sede piacentina dell’ateneo, hanno visitato lo scorso 14 giugno la Formec-Biffi, vero e proprio fiore all’occhiello del settore agroalimentare.

Fondata quasi cinquant’anni fa da Pietro Casella, ex studente della facoltà di Agraria, la Formec-Biffi può vantare una gamma produttiva di oltre 90 specialità e realizza più di 1.200 prodotti - in continua evoluzione - che spaziano dal fresco al conservato, dal dolce alle salse, passando attraversò il caffè.

E ad accompagnare in questo istruttivo e “goloso” percorso gli studenti della scuola di dottorato c’era proprio lui il patron Pietro Casella che continua a dirigere la sua azienda con l’entusiasmo degli esordi.

Casella ha raccontato la sua avventura imprenditoriale che, iniziata nel ’66 con una fornitura di 30 uova per produrre la maionese - oggi ne utilizzano circa 150.000 al giorno – l’ha portato a dirigere quello che attualmente è uno dei principali poli produttivi italiani di salse e affini, senza mai perdere di vista l’attenzione per la qualità dei prodotti.

«Noi non siamo un’industria che produce in serie – ha commentato Casella – Noi siamo un insieme di piccole imprese. Ognuna ha la sua specializzazione e ognuna opera in modo coordinato alle altre senza rinunciare alla passione e alla maestria tipiche del lavoro artigianale». La delegazione ha quindi potuto assistere ad un ciclo produttivo - dalla lavorazione delle materie prime al confezionamento, ai controlli di qualità finale - guidata dal dottor Casella che illustrava con dovizia di particolari ogni fase del processo: «Ho cercato di essere il più concreto e pratico possibile – ha detto alla fine – questi ragazzi fanno già tanta teoria e hanno bisogno di confrontarsi con casi reali».

«Le lezioni teoriche a cui i dottorandi partecipano in università sono assolutamente fondamentali – ha sottolineato il professor Piva – ma anche le esperienze pratiche sono importanti. L’azienda di Pietro Casella, che si è laureato proprio nella nostra facoltà di Agraria, ci è sembrato un eccellente esempio, da mostrare ai futuri professionisti di questo settore, di come si possano mettere a frutto gli studi universitari».