Partecipare al backstage del concerto dei Bon Jovi del 29 giugno a San Siro. È la grande occasione che toccherà a otto studenti del master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica. La band americana, attraverso la campagna "intern for a day", offre infatti la possibilità di sperimentare per un giorno il dietro del quinte del suo spettacolo e di scoprire la gigantesca macchina organizzativa di un evento di tale portata. Una lezione sul campo che i Bon Jovi offrono a ogni tappa del suo tour ai partner accademici dei diversi Paesi, scegliendo di volta in volta quelli più adatti al concerto.

Per l'evento del 29 giugno a San Siro la scelta è caduta sull'ateneo di largo Gemelli e in particolare sul master in Comunicazione musicale. Il motivo è chiaro: il corso, giunto alla sua tredicesima edizione, è il primo istituito in ambito universitario per chi vuole lavorare nel mondo dei media musicali, una realtà molto attraente soprattutto per le giovani generazioni. Soprattutto per le tre figure professionali che mira a formare: l'addetto stampa, l'addetto alla programmazione nelle etichette discografiche, il redattore e il programmatore dei media musicali.

Durante lo "stage di un giorno" che i ragazzi svolgeranno il 29 giugno a San Siro, ogni studente verrà coinvolto in un diverso compito legato al funzionamento della macchina di ogni grande concerto. Gli studenti del master lavoreranno in vari ambiti: dalla produzione, al fan club, dal management, alla sicurezza, dal ticketing ad altre mansioni utili per il lavoro di comunicazione. Inoltre verranno coinvolti in una lezione sul campo e potranno osservare da vicino il processo di produzione di uno degli spettacoli musicali più importanti dell'anno, parlando con chi lavora dietro le quinte, filmando e accumulando materiali. Ogni studente, dovrà poi redigere un reportage scritto, che verrà pubblicato su Rockol.it, testata musicale da sempre partner del master, e produrre anche un mini-documentario che sarà postato sul canale YouTube del master (www.youtube.com/mastermusica). A loro volta gli "otto fortunati" terranno lezione al resto della classe per raccontare la propria esperienza e condividerla con i compagni.

«È una grande opportunità per i nostri studenti - commenta Gianni Sibilla, direttore didattico del master e caporedattore di Rockol.it -. Non parteciperanno da intern a uno spettacolo qualunque, ma lavoreranno a uno dei maggiori concerti rock di questa stagione e per di più a San Siro, uno dei templi della musica internazionale. Chi va ai concerti tende a pensare che siano eventi in cui si ha la possibilità di vedere senza filtri un artista o una band. Ma la macchina produttiva, soprattutto in casi come questi, è molto delicata e complessa. Poterla vedere al lavoro in prima persona è un'esperienza fuori dal comune, anche per un corso che fa fa formazione da molti anni in questo settore». L'esperienza che offre il master ai propri iscritti non stupisce certamente chi lo conosce da vicino. «La formula dell'Alta Scuola in Media, comunicazione, spettacolo (Almed) - spiega Sibilla - è quella di affiancare alla formazione culturale una pratica ragionata, in modo che gli studenti escano dall'Università con competenze tecniche che li portino nel mondo del lavoro non solo con un sapere ma anche con un saper fare».

Per Bon Jovi il 29 giugno sarà la prima volta a San Siro, un luogo da sempre considerato come punto di arrivo da molti artisti. Una data importante, sia per la band americana, arrivata all'apice della carriera, sia per gli studenti dell'Almed, che avranno un'occasione unica per fare progetti sulla propria vita professionale nel mondo della comunicazione musicale. Dallo studio sui libri al lavoro sul campo. Quello verde di San Siro sarà solo un primo assaggio.