Un'impresa tutta al femminile, con un network internazionale e progetti di ricerca e sviluppo nel campo dell'Inclusive business. L'idea iniziale viene a Lucia Dal Negro ma si sviluppa durante un master promosso dall'Alta Scuola per l'Ambiente (Asa) dell'Università Cattolica, dove Lucia condivide il suo progetto con Irene Tomasoni e Marialuisa Venuta.

Facendo fruttare le competenze in tematiche di sviluppo, ambiente e cooperazione internazionale maturate durante i rispettivi percorsi di studio, non si tratta di una società classica, ma di un soggetto intermedio in grado di facilitare e coordinare le istanze del mondo profit con i principi dello sviluppo sostenibile. Si chiama DeLab, solutions about inclusive business e intende offrire una consulenza accademica e idee progettuali innovative a carattere imprenditoriale, su scala nazionale e internazionale.

Lucia, laurea triennale e specialistica in Relazioni internazionali alla facoltà di Scienze politiche della sede di Milano, con alle spalle una ricerca sul campo in Costa Rica dedicata alle certificazioni di sostenibilità ambientale Nestlé-Nespresso, nel 2009-10 frequenta il master in Sviluppo umano e ambiente promosso da Asa, sviluppando un project work sul tema della Sustainable Production and Consumption. Ma non si ferma a Brescia la sua voglia di conoscere a fondo l'Inclusive business, quell'insieme di investimenti internazionali volti a includere, nelle direttrici di crescita e sviluppo, persone solitamente marginalizzate perché al di sotto della soglia di reddito di 2 dollari al giorno. Un termine spesso associato all'acronimo Bop (Base of Pyramid), perché la base della piramide di reddito identifica il segmento dei beneficiari degli investimenti di Inclusive Business.

Dopo un periodo di ricerca presso l'Unep/Wuppertal Institute, Lucia torna in Cattolica per il dottorato in Istituzioni politiche e poi vola a Londra, alla London School of Economics, per un master in Developemnt and Environment e a Berlino come visiting student presso Endeva, il Bop learning lab tedesco. È qui che nasce l'idea di riproporre anche in Italia un focal point da inserire nel network del Bop Learning Lab, la rete globale di ricerca e sviluppo delle tematiche di Inclusive Business attiva in 18 Paesi. A novembre 2013, quando in Brasile si svolgerà il primo Bop Global Network Summit, sarà proprio DeLab a rappresentare l'Italia.

Durante il master in Sviluppo umano e ambiente di Asa, Lucia incontra Irene Tomasoni, che diventa co-founder in DeLab, avendo maturato esperienze all'estero di sensibilizzazione al dialogo interculturale e di educazione alla sostenibilità ambientale (Eco-Unesco di Dublino), e una collaborazione con il Crasl, il Centro di ricerche per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile della Lombardia dove si è occupata di comunicazione ambientale e di processi partecipativi. Da qui la collaborazione con Marialuisa, ricercatrice nel campo della sostenibilità ambientale e socia fondatrice di Ecometrics, lo spin off della Cattolica, ora esperta di fundraising e networking in DeLab.

Le idee sono tante come il desiderio di mettere la loro esperienza al servizio di imprese, istituzioni pubbliche, università e fondazioni per proporre soluzioni nei settori dell'ambiente e dello sviluppo umano. Fra i primi lavori, Voilà, che ha come obiettivo la collaborazione tra persone udenti e persone sorde per la realizzazione di progetti sociali, tramite l'utilizzo dei new media.