La sede di Brescia dell'Università Cattolica con la facoltà di Psicologia ha ospitato dal 13 al 15 marzo 2013 l'11° edizione della conferenza "Interdisciplinary European Conference on Entrepreneurship Research" (Iecer). La conferenza Iecer è stata fondata nel 2003 da Jürgen Schmude della Ludwig-Maximilians Universität di Monaco e da Michael Dowling della University of Regensburg, con l'obiettivo di offrire agli studiosi internazionali un'occasione per presentare e discutere regolarmente le proprie ricerche e quindi di far progredire la ricerca sul tema dell'imprenditoria. Ogni anno raduna ogni anno circa 80 studiosi provenienti da realtà accademiche non solo europee e, dalla sua fondazione, è diventata una delle più importanti e riconosciute conferenze sul tema in Europa. L'approccio interdisciplinare che connota la Conferenza rappresentata un tratto distintivo e costituisce uno dei suoi principali punti di forza, perché consente di trattare il tema dell'imprenditoria da diverse prospettive.

Albino Claudio Bosio, preside della facoltà di Psicologia, aprendo il convegno, ha detto che l'accogliere a Brescia il convegno Iecer rappresenti un'importante occasione di confronto e riflessione sul tema dell'imprenditorialità e in particolare della Piccola media impresa. La Pmi infatti occupa un ruolo cruciale nel tessuto di molti Paesi nel mondo e, in Italia, rappresenta uno dei motori della vita del Paese: secondo Small Business act for Europe 2012 l'Italia è al primo posto in Europa per il numero delle Pmi e Brescia tra le città italiane più ricche di esperienze in tal senso. Il professor Bosio ha inoltre messo in evidenza come, a fronte della crisi globale, sia più che mai rilevante e imprescindibile riflettere sulle sfide che l'imprenditoria si trova ad affrontare, a cui cerca di rispondere il titolo di Iecer 2013: "Entrepreneurial Challenges in the 21st Century - Current Research and Future Avenues".

A seguire, dopo l'intervento di Caterina Gozzoli, docente della facoltà di Psicologia e membro del Comitato organizzatore del convegno Iecer 2013, si sono svolte 14 sessioni di lavoro per trattare il tema dell'imprenditoria, adottando uno sguardo interdisciplinare e per approfondirne molteplici sfaccettature. In particolare sono stati oggetto di approfondimento, ad esempio, i modelli di business, l'innovazione, il comportamento organizzativo, il capitale umano e sociale, gli spin-off universitari, le imprese familiari e l'imprenditoria regionale. Le sessioni sono state caratterizzate sia dalla classica presentazione delle relazioni, sia da un ricco e stimolante confronto all'interno della community dei presenti.

Momento di rilievo della conferenza, che ha avuto un contributo per la realizzazione da Fondazione Asm di Brescia, sono stati i contributi dei Key-note speakers: il professor Roy Thurik dell'Erasmus University Rotterdam è intervenuto sul tema "Behaviour and Bio-Markers: In Search of the Entrepreneurial Gene"; mentre il professor Leo-Paul Dana della Business School del Groupe Sup de Co Montpellier sul futuro degli studi sull'imprenditoria e del convegno Iecer. A testimoniare l'alto livello delle relazioni presentate, vi è stata la decisione degli organizzatori di assegnare il titolo di "Iecer 2013 - Best Paper Award" a due contributi. I vincitori di tale riconoscimento sono stati Christian Hundt e Rolf Sternberg con il paper "Explaining New Firm Creation in Europe - A Multi-Level Analisys Based upon Data of Individual, Regions and Countries" e David Audretsch; Marcel Hülsbeck ed Erik Lehmann con il paper "Families as Active Monitors of Firm Performance".