Si è conclusa con la benedizione di Papa Francesco la cerimonia funebre in San Pietro, che ha dato l’ultimo saluto al cardinal Elio Sgreccia. 

«Era non solo un esperto, ma un riferimento nel mondo cattolico per le questioni legate all'etica, nella difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale e della diffusione della pastorale della vita». Con queste parole il cardinale Giovanni Battista Re ha ricordato nell’omelia il cardinale Elio Sgreccia, presiedendo la cerimonia nella Cappella dell'Altare della Cattedra colma della comunità universitaria e ospedaliera della sede di Roma dell’Università Cattolica e del Policlinico Gemelli, di amici e allievi da tutta Italia, dei membri delle sua Fondazione e Associazione, dei suoi studenti di tante generazioni. La santa messa è stata concelebrata dall’assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo monsignor Claudio Giuliodori alla presenza del rettore Franco Anelli, del collegio cardinalizio e degli assistenti pastorali dell’Università e della Cappellania Ospedaliera. 

«Chiamato a ricoprire la carica di assistente pastorale della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica e del Policlinico Gemelli, nonostante le difficoltà della società di quegli anni - ha detto il cardinal Re - monsignor Sgreccia ricordava sempre con affetto i suoi giorni con gli studenti, i medici, gli infermieri e il personale. Momento significativo fu per lui il 13 maggio del 1981 quando Papà Giovanni Paolo II fu portato al Policlinico Gemelli, dopo l'attentato, e monsignor Sgreccia gli rimase costantemente accanto».

«Dall'istituzione in Università Cattolica della prima cattedra di Bioetica in Europa, notevole è stato il contributo del cardinal Sgreccia al dibattito su tutti i temi cruciali della Bioetica fino alla nomina a Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e a Cardinale della Chiesa» ha proseguito il cardinale.

«Lo scorso anno ha pubblicato una sorta di sua biografia dal titolo “Contro vento”. Egli sovente ha dovuto andare “controvento”. Egli spiegava che quando nel cammino dell'uomo sorge un ostacolo o un problema, non ci si deve arrendere o arrestarsi, ma spiegare le vele senza cedere al compromesso, alla ricerca di una soluzione secondo la fede e il Magistero della Chiesa. "se abbiamo fiducia. Egli diceva, possiamo viaggiare “controvento” e giungere al porto desiderato».

«Come non ringraziare, dunque, il cardinal Sgreccia per aver difeso sempre con coraggio i valori della vita umana e l'integrazione fra dottrina cristiana e materie scientifiche?» ha concluso il cardinal Re. «Ora egli ci mancherà, resterà però il suo insegnamento organico e robusto, resteranno le sue pubblicazioni e soprattutto la sua testimonianza: un padre e un maestro».