«Sono tornata al mio paese, Schiavi di Abruzzo, il 23 febbraio perché le lezioni sono state sospese. Due giorni dopo avrei dovuto riprendere i corsi, e l’ho fatto, ma a distanza. In brevissimo tempo la professoressa di Matematica finanziaria Anna Torriero aveva già caricato sulla piattaforma Blackboard le prime lezioni online, con le relative esercitazioni». Valentina Bottone (nella foto a sinistra), ventenne al secondo anno di Economia delle imprese e dei mercati alla facoltà di Economia del campus di Milano, racconta così i primi giorni successivi alla decisione delle autorità di bloccare le lezioni universitarie. Inevitabile la decisione di tornare a casa e di attendere che si mettesse in moto la macchina della formazione a distanza, già sperimentata in Università Cattolica da molti anni a supporto della didattica tradizionale.

SIlvia BottoneCome Silvia, molti altri suoi compagni di corso sparsi in tutta Italia, ognuno virtualmente è parte di una comunità chiamata a seguire i corsi online sulla piattaforma di Learning System Management d’Ateneo in tempi di Coronavirus.

«Altri docenti - prosegue - hanno caricato pdf e slide qualche giorno dopo: Politica Economica con il professor Vito Moramarco e Diritto commerciale con il professor Duccio Regoli. Oggi sono cominciate le lezioni di Economia delle aziende di credito con il professor Marco Ercole Oriani». Secondo Valentina «le lezioni videoregistrate sono molto meglio di quelle in streaming, perché vi si può accedere in ogni momento». La sua giornata è scandita da studio la mattina e al pomeriggio anche attraverso i libri di testo acquistati online. «Non ho la sensazione di perdere tempo anche perché le lezioni, sia pure in altro modo, stanno continuando, e spero che in giugno possiamo sostenere regolarmente tutti gli esami».

Rebecca GalateoStessa sensazione anche per Rebecca Galateo, 21 anni di Paullo (Mi), al terzo anno del corso di laurea in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari alla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. «Noi ci colleghiamo tutti alla stessa ora a Ultra Collaborate di Blackboard e l’aula si trasforma in un’aula virtuale, nel senso che siamo tutti connessi in contemporanea e possiamo interagire in tempo reale, possiamo fare domande, possiamo intervenire, possiamo chiedere di rispiegare ciò che non abbiamo capito. E qualora non dovesse funzionare il microfono è possibile usare la chat e intervenire non vocalmente ma attraverso un messaggio».

Tutte potenzialità che fanno apprezzare il valore della didattica a distanza: «A volte questo tipo di lezioni è anche più efficace, perché, soprattutto con il professor Andrea Monticini, le nostre lezioni sono molto pratiche e c’è la possibilità di fermarlo e di fare alcune domande se non sono chiari alcuni passaggi: il nostro corso è centrato sull’utilizzo di un software e il professor condivide il suo monitor facendoci vedere ogni passaggio della sua spiegazione per riproporre i suoi esercizi anche in vista dell’esame».

Rebecca racconta il suo calendario accademico: «Oggi e giovedì ho Risk management col professor Alberto Floreani, domani e venerdì Econometria col professor Monticini. Stiamo aspettando le videoregistrazioni da parte del professore di Teologia III, che caricherà dei video su Blackboard, e del professore di Politica Economica Michele Grillo. Questa sarebbe stata la mia settimana anche prima della sospensione dovuta all’emergenza Coronavirus, l’unica diversità è che le lezioni sono da remoto invece che in presenza».

Anche la studentessa di Scienze bancarie non ha mai avuto la sensazione di perdere tempo. «L’unica cosa che mi preoccupava erano le date degli esami ma per le lezioni siamo al passo con il programma. Qualche disguido c’è stato la prima settimana perché nessuno si aspettava una cosa del genere ma dal momento che i professori si sono fatti dare più ore di lezione nel corso della settimana, siamo riusciti a fare quanto era previsto».

Tutte e due le studentesse hanno trovato una soluzione anche per tenere le relazioni a distanza con i compagni di corso. Silvia e i suoi amici hanno una chat su Whatsapp, mentre Rebecca ha un gruppo su Telegram per il corso del professore Monticini, di cui fa parte lo stesso docente. «Riusciamo a interagire tutti e se qualcuno dovesse avere dei dubbi può scriverlo nella chat di modo che il consiglio sia valido per ciascuno».