Che cos’hanno in comune un bookinfluencer, un’esperta di tecnologie per la didattica, il co-fondatore di “Twitteratura” e una specialista in personal branding? La capacità di raccontare storie, di fare storytelling. Strategia vincente, se ne conosci la chimica. Perché il legame tra l’editoria e il suo pubblico passa dal potere emotivo del racconto, oggi declinato nel nuovo scenario digitale, nel quale i social network diventano sempre più un’attività strategica, creativa e al tempo stesso rigorosa, per fare rete tra autori, lettori, editori, professionisti, ma anche studenti e professori. Un’attività capace di attrarre anche le nuove generazioni al mondo dei libri e che apre nuovi e interessanti sbocchi lavorativi, a patto di lasciarsi alle spalle l’improvvisazione e acquisire nuove competenze. 

È quanto dimostrano le storie di Matteo Fumagalli, Maria Vittoria Alfieri, Pierluigi Vaccaneo e Silvia Pettinicchio Krebs, gli ospiti dell’incontro Fare network. Tra social reading, bookinfluencer e chimica organica, il primo del ciclo Editoria in Progress 2019 organizzato dai master “Professione Editoria cartacea e digitale” e “BookTelling. Comunicare e vendere contenuti editoriali” della Cattolica. L’incontro, ospitato nel ricco cartellone di eventi di Book Pride, in collaborazione con la Milano Digital Week, avrà luogo venerdì 15 marzo dalle ore 16 alla Fabbrica del Vapore e sarà moderato da Davide Giansoldati, docente di Social media marketing presso i due master. 

Gli ospiti

Matteo Fumagalli (nella foto in alto). Regista e filmmaker, bookinfluencer, o meglio “youtuber acidissimo con nichilismo innato e misantropia spontanea”, come si autodefinisce. Sul suo canale YouTube, uno dei più seguiti in Italia dedicati ai libri, sono molto apprezzati i video in cui recensisce con grande ironia “libri trash”, ovvero i peggiori libri in circolazione, ma anche le nuove uscite, dimostrando passione e competenza.

Matteo Fumagalli è il primo dei nomi presenti nella mappa dei bookinfluencer, realizzata dagli studenti del Master BookTelling, che sarà presentata durante l’incontro e online sul blog dei due Master da venerdì 15. La mappa offrirà una guida ragionata di 16 bookinfluencer italiani - giovani quanto i loro selezionatori - con informazioni utili a lettori ed editori: i numeri della loro presenza online divisi per canale social, le caratteristiche principali di video e post, il pubblico di riferimento, la frequenza di pubblicazione, le case editrici più citate e i video più rappresentativi. 

Maria Vittoria Alfieri. Esperta di Digital Education presso Pearson e docente del master “Professione editoria”, si occupa di editoria scolastica multimediale. La sua esperienza mostra come sia possibile progettare nuove forme di integrazione delle tecnologie digitali in ambito scolastico per realizzare pratiche didattiche e di apprendimento innovative ed efficaci. 

Pierluigi Vaccaneo. Ceo di Betwyll, la startup che ha introdotto il social reading nelle scuole in un progetto realizzato con Maria Vittoria Alfieri e Pearson, è anche tra gli ideatori dell’originale progetto della “TwLetteratura”, consistente in sperimentazioni letterarie vincolate dai famosi 140 caratteri di un tweet, per avvicinare le scuole alle nuove possibilità di racconto, lettura e creatività offerte dai social.

Silvia Pettinicchio Krebs. Teorizza l’influenza della “chimica organica” nella costruzione del proprio personal branding: il potere delle storie è tale che, se raccontate bene, sono in grado di suscitare forti reazioni emotive a livello cerebrale e di indirizzare positivamente i propri interlocutori. E questo vale anche per il racconto di sé stessi e delle proprie attività in ambito professionale o personale. La Krebs ha sfruttato queste sue competenze per fondare The Garage e LeadHer, agenzie di comunicazione e marketing.