Assumerà la forma di un video-documentario, la tesi di laurea magistrale in "Gestione di contenuti digitali per i media, le imprese e i patrimoni culturali" di Fabiana Piscitelli.

Venezuelana d’origine, la studentessa della sede bresciana della Cattolica ha analizzato il ruolo dei nuovi mezzi di comunicazione digitale in Venezuela, durante la crisi presidenziale che ha visto opposti Nicolas Maduro e Juan Guaido. Il progetto video “Hope stained portraits” nasce dalla collaborazione con la casa di produzione 5e6 di Brescia e racconta la situazione del Paese senza distinzioni di età, classe sociale o partito politico.

“Ho raccolto, a distanza, utilizzando dunque anche in funzione strumentale, proprio quei social network che rappresentavano anche l'oggetto stesso dello studio - racconta Fabiana. - Essi ci hanno fornito dei punti di vista utili ad esplorare il funzionamento del sistema informativo venezuelano, in che modo si inserisce nella struttura organizzativa più generale del governo e come viene fruito dai cittadini. L’obiettivo era quello di gettare luce non solo su ciò che sta accadendo all'interno del Paese, ma anche nelle menti stesse delle persone, condizionate da un ventennio di regime oppressivo.”

"Hope-Stained Portraits ovvero Retratos manchados de esperanza è il titolo di questo progetto che nasce con l’intenzione di dilatarsi entrando nelle case di tutte le persone che vivono in Venezuela per illustrare come in Venezuela si viva un disagio comune - precisa Fabiana -Vanesa, dal nome della protagonista, è il titolo del primo cortometraggio realizzato, mentre per girare e produrre gli altri ritratti di cui si compone il progetto integrale io e la casa di produzione 5e6 siamo alla ricerca di finanziamenti".

"E' curioso come tutto questo sia stato possibile anche solo grazie a WhatsApp - tiene a sottolineare Fabiana - che mi ha permesso di ricevere dei messaggi vocali contenenti degli audio realizzati dall’altra parte del mondo.”

Questa ricerca ha voluto dare un contributo a una più generale analisi sull'utilizzo dei mezzi di comunicazione digitali, e dei social media in particolare, in Venezuela. Un lavoro che, oltre ad aver adottato un metodo scientifico, ha permesso di confermare molte delle ipotesi di partenza, sia attraverso lo studio della letteratura che attraverso il materiale raccolto in prima persona, ponendo l'attenzione sul modo di pensare e di sentire del popolo venezuelano. L'ambizione è stata quella di gettare uno sguardo sull'intero sentimento di una nazione, tanto della fazione pro-governativa quanto di quella contro.