 È stata inaugurata domenica 17 gennaio la scuola materna a Weligama in Sri Lanka. Il Kindergarten "Sadhasarana - Semi di pace" è l’ultimo anello che sigilla la cooperazione e l’amicizia nata tra l’Ateneo e il Paese colpito dallo tsunami del 26 dicembre 2004.
È stata inaugurata domenica 17 gennaio la scuola materna a Weligama in Sri Lanka. Il Kindergarten "Sadhasarana - Semi di pace" è l’ultimo anello che sigilla la cooperazione e l’amicizia nata tra l’Ateneo e il Paese colpito dallo tsunami del 26 dicembre 2004.
Il progetto, promosso dall'Università Cattolica e dall'associazione Francesco Realmonte onlus, si è concretizzato con la costruzione dell'edificio che, oltre ad accogliere i bambini per le attività educative, diventa un polo di eccellenza per la formazione degli educatori e operatori del distretto di Galle.
In collaborazione con l'Ateneo verranno avviati dei programmi d'intervento psicosociale rivolti a bambini e famiglie più vulnerabili con lo scopo di attivare risorse locali e promuovere percorsi di resilienza. Inoltre una particolare attenzione sarà dedicata a programmi d'educazione alla pace e di reciproca convivenza inter etnica (tamil e cingalesi) e interreligiosa (buddismo, induismo, cattolicesimo e islam).
La scuola, realizzata con il contributo donato all'associazione Francesco Realmonte dalla fondazione svizzera Antojoe Luogo, si trova a Weligama accanto alla parrocchia di padre Charles Hewawasam, vicario generale della diocesi di Galle e direttore di School for life, sul terreno di proprietà della diocesi di Galle. È gestita dalle suore domenicane incaricate dal vescovo di Galle monsignor Raymond Wickramasinghe, promotore locale di tutto il progetto.
Ad animare la scuola saranno i bambini, 40 cingalesi prevalentemente buddisti e musulmani, guidati da quattro insegnanti, una cattolica e tre buddiste. All'inaugurazione erano presenti il vescovo di Galle, padre Charles, alcuni altri sacerdoti della diocesi, la responsabile provinciale delle suore domenicane, un esponente del governo, oltre naturalmente a genitori e bambini.
 Come rappresentanti italiani hanno partecipato monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio, Cristina Castelli, coordinatrice del progetto e direttore dell’Unità di resilienza dell’Università Cattolica, Agostino Fusconi e Antonella Cassano dell’Ateneo, Alessandra Corrado, presidente della Francesco Realmonte Associazione Svizzera Italia, Mariella Sinisi, vice presidente dell'Associazione Francesco Realmonte onlus.
Come rappresentanti italiani hanno partecipato monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio, Cristina Castelli, coordinatrice del progetto e direttore dell’Unità di resilienza dell’Università Cattolica, Agostino Fusconi e Antonella Cassano dell’Ateneo, Alessandra Corrado, presidente della Francesco Realmonte Associazione Svizzera Italia, Mariella Sinisi, vice presidente dell'Associazione Francesco Realmonte onlus.
La cerimonia è stata accompagnata dal rito dell'alzabandiera del Vaticano, dell'Italia e dello Sri Lanka e da canti e danze tradizionali.

