Per le quattro neolaureate questo è solo un primo traguardo poiché hanno già deciso che completeranno il percorso universitario con una laurea magistrale in Psicologia clinica o in quella che è stata attivata quest’anno nella sede bresciana in Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali. «È stato un bilancio più che positivo quello di oggi – ha dichiarato la professoressa Gozzoli -. Come ogni nuova esperienza è un processo che si sta realizzando. Gli studenti, anche quelli che si laureeranno a settembre, hanno dimostrato precisione e passione per questa materia, guidati da un buon gruppo di docenti che stanno mettendo in campo anche a Brescia progetti nuovi, più mirati al territorio. L’idea che anima la nuova laurea magistrale è quella di insistere su una competenza professionale di metodo clinico, che non intenda solo trattare aspetti di patologia, ma che incontri la relazione con gli altri (famiglie, comunità, gruppi di lavoro in un’ottica di rinforzo delle potenzialità».
Soddisfatto anche il direttore di sede Luigi Morgano, che vede nella nuova laurea magistrale una prova dell’impegno e dello sforzo di offrire agli studenti un percorso formativo completo e che dia loro la possibilità di crearsi un curriculum di studi coerente e spendibile sul mercato. È infatti questa una laurea disegnata a partire dalle istanze emerse dalla comunità locale, rese note attraverso una ricerca condotta tra vari rappresentanti di aziende ospedaliere, istituti scolastici, aziende profit e non profit. Un’attenzione al territorio che è già stata dimostrata con l’attivazione ad inizio anno del Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione per aiutare le famiglie e le scuole in difficoltà.