C’era anche la Cattolica di Brescia tra le Istituzioni che, venerdì 28 settembre in centosedici città italiane, hanno aperto le porte dei loro laboratori in occasione della “Notte dei Ricercatori”, dal sottotitolo MEETmeTONIGHT promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005. 

L'obiettivo? Lo ha ben espresso il Preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Maurizio Paolini: “Generare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica attraverso una vetrina in grado di raccontare in modo ludico, coinvolgente e interattivo i campi in cui lavorano le Università”. 

Dalle 9 del mattino e fino sera, quattro grandi aree di ricerca nella sede di via Musei e nei chiostri di Santa Giulia: ai visitatori è stato offerto un percorso tematico capace di snodarsi fra tecnologia, arte, fisica applicata, salute e ambiente, psicologica, e comunicazione… campi di ricerca diversi, uniti sotto il comune denominatore dell’innovazione più aggiornata, di cui sono state mostrate le applicazioni nel contesto di tutti i giorni. 

Del resto, si sa, oggi il mondo della ricerca è un crossover tra discipline diverse. Ne è stato un esempio il laboratorio dedicato alla tecniche spettroscopiche di norma impiegate per analizzare la composizione di materiali particolari che oggi trovano una sempre maggiore applicazione nel contesto della verifica dell’autenticità o di successivi rifacimenti dei dipinti e delle opere d’arte. 

Il tutto senza la necessità di effettuare prelievi diretti o utilizzare tecniche invasive, come ha raccontato ai visitatori il fisico Gianluca Poldi, che da oltre 20 anni si occupa di diagnostica: “Infrarossi, raggi UV, raggi X… La ricerca si fa nelle università per poi essere applicata nei musei, il caso di Brescia è emblematico per l’avanguardia dei suoi strumenti per sperimentare”. 

Discipline scientifiche ed artistiche sono alla base anche della ricerca scultorea dell’artista olandese Rinus Roelofs, le cui sculture a grandezza monumentale – composte da elementi modulari il cui rapporto è basato su teoremi matematici - sono state esposte e illustrate per tutta la giornata. In esposizione anche i modellini in scala delle opere, ottenuti grazie alle più innovative tecnologie di stampa 3D. 

In un'epoca in cui i grandi cambiamenti digitali hanno investito (forse più di altri) il mondo informazione, fare ricerca significa anche individuare un modo per attestare la veridicità delle notizie che ogni giorno vengono diffuse sui media e sulle piattaforme digitali, e i social network. Nasce proprio in quest’ottica AskPinocchio – applicazione basata su algoritmi informatici e sviluppata da un team italiano di ricercatori – che permette di scovare le fake news “con un grado di attendibilità di più del 90%” come ha specifica Marco Della Vedova, docente di informatica alla Cattolica di Brescia e membro del team che ho prodotto la ricerca. 

Per tutto il pomeriggio, in Santa Giulia, si sono svolte le visite guidate in lingua inglese, tedesca, francese, russa e cinese, organizzate dalla Facoltà di Scienze Linguistiche e letterature straniere; mentre la Facoltà di Psicologia ha proposto un viaggio nel mondo dei neuroni, delle loro interazioni, dei processi cognitivi alla base delle nostre emozioni e decisioni, mostrando come reagisce il cervello di fronte alla bellezza. 

L’area Arte, Comunicazione e Spettacolo ha invece proposto "Brand Yourself" in cui sono stati illustrati gli strumenti orientarsi e costruire la propria web reputation, anche attraverso simulazioni e presentazioni di case-history

Grande successo, infine, anche per la "Caccia al Tesoro" pensata per coinvolgere i ragazzi delle scuole medie e superiori, che si sono così sfidati nella risoluzione di rebus e rompicapi matematici in giro per la città. 

I vincitori sono stati premiati nel Viridarium del Museo dal direttore della sede Giovanni Panzeri e dal prorettore Mario Taccolini; subito dopo l’ “Aperitivo con la scienza” che ha visto la partecipazione della ricercatrice Maria Chiesa per parlare dell’inquinamento che ogni giorno subiscono i nostri monumenti, e dello studente Marco Panteghini che ha proposto un monologo sulla “Bellezza alata”.