Come sarà strutturata la visita Anvur e quale sarà il coinvolgimento di docenti e studenti? Lo ha spiegato, giovedì 13 febbraio in Aula Magna, Alessio Ancaiani (video in basso), dirigente responsabile dell’Area valutazione delle Università presso l’Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca (Anvur) in un incontro che ha coinvolto docenti, studenti e personale tecnico amministrativo. 

L’evento, promosso dal rettore Franco Anelli e dal Presidio della Qualità di Ateneo, in collaborazione con il Nucleo di Valutazione è stato seguito in videoconferenza anche dalle sedi di Brescia, Piacenza e Roma, ed è servito a illustrare in maniera dettagliata contenuti, procedure e scadenze della visita di accreditamento periodico dell’Anvur che per l’Università Cattolica è stata programmata dal 23 al 27 novembre 2020.

Introducendo la relazione di Ancaiani, il rettore ha inquadrato l’appuntamento con il rappresentante dell’Anvur nell’ambito del percorso avviato dalla Cattolica per rafforzare ulteriormente la consapevolezza e la partecipazione al sistema di assicurazione della qualità: «L’obiettivo è quello di non considerarsi mai appagati dei traguardi già raggiunti, cercando invece di lavorare costantemente all’individuazione delle criticità sulle quali intervenire». 

Il professor Giovanni Marseguerra, presidente del Presidio della Qualità di Ateneo (Pqa), ha rimarcato il fatto che la promozione della cultura della qualità, per quanto possa apparire talora un onere gravoso o aggiuntivo, resta una responsabilità in capo all’autonomia degli Atenei ma rappresenta, di fatto, sia lo strumento essenziale per partecipare da protagonisti allo sviluppo dell’area europea della conoscenza e dell’alta formazione sia un’utile modalità per verificare periodicamente il raggiungimento degli obiettivi che l’Università cattolica si è data.

Alessio Ancaiani ha, quindi, illustrato il graduale percorso istituzionale che ha visto crescere parallelamente l’«autonomia responsabile» degli atenei e il sistema di valutazione (fino alla costituzione formale dell’Anvur, come ente terzo). La cultura delle qualità, ha ricordato Ancaiani, è uno dei pilastri del sistema europeo dell’istruzione superiore e non ha l’obiettivo di omologare le istituzioni universitarie: piuttosto mira ai garantire a tutti i portatori di interesse degli standard minimi di riferimento. L’attuazione del cosiddetto “ciclo” della qualità (progettazione, gestione attività, monitoraggio e miglioramento) deve diventare un’occasione per mettere in primo piano anche le esigenze degli studenti favorendo la loro interessata partecipazione. In generale, ha sostanzialmente spiegato Ancaiani, la sfida consiste nel superare un approccio meramente “adempimentale” o burocratico, cogliendo invece l’occasione della visita Anvur per approfondire e monitorare le iniziative di formazione, ricerca e terza missione, evidenziandone le opportunità di miglioramento.


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