Didattica a distanza, streaming, chat, videolezioni, slide commentate: sono le diverse modalità messe in campo dai docenti dell'Università Cattolica per garantire agli studenti di continuare il percorso di studio.
L’emergenza del Coronavirus ha costretto anche i professori a rivedere le proprie modalità di erogazione della didattica e a confrontarsi con gli strumenti digitali. Alla facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali l’85% dei docenti sta utilizzando le diverse potenzialità offerte dalla piattaforma Blackboard, la piattaforma di Learning Management System di Ateneo.
Certo, manca a tutti la polvere del gesso sulle dita mentre scrivono alla lavagna nera in ardesia funzioni, curve e grafici per spiegare i segreti della fisica e della matematica. E così zigzagando fra una schermata e l’altra della nuova lavagna online troviamo il professore di fisica e matematica che continua a scrivere sulla lavagna in ardesia trasformando il suo studio in un set da ripresa. Come? Utilizzando Collaborate ultra, un’applicazione di Blackboard per realizzare web conference e webinar, ma anche telecamere suppletive per fare campo e controcampo. I video realizzati vengono poi postati online e visualizzabili tramite link, senza la possibilità di eseguire il download.
Tutto questo avviene dopo che le dispense sono state caricate su Blackboard affinché gli studenti abbiano già una prima idea di quello che andranno ad ascoltate e vedere sul video.
A fine lezione il docente raccoglie domande e perplessità e una volta alla settimana produce un video in cui risponde alle domande emerse e poi ne condivide link con tutti gli studenti. Non è una lezione in streaming, ma poco ci manca insomma. C’è chi invece ha realmente usato una modalità live e quindi in modo interattivo, ma con un numero di studenti limitato.
Possibilità che altri usano per rispondere alle domande degli iscritti durante le ore fissate dal calendario accademico. Infine, c’è chi usa Skype con lavagna capacitiva in diretta e poi ne pubblica la registrazione su Blackboard. Il ritmo da mantenere è quello classico delle lezioni dettato dal calendario per non sovraccaricare troppo gli studenti e permettere loro di studiare e approfondire gli argomenti.
Anche se la condivisione di materiali sulla piattaforma era per molti una realtà già da tempo, ora Blackboard è la via principale per entrare nelle case degli studenti. Insomma, il coronavirus ha chiuso le aule e gli studi dei docenti di via Musei, ma non ha bloccato le occasioni di studio e di incontro, seppur in modalità virtuale.