La top ten delle Business School indianeDall’esperienza dei dodici piccoli economisti “indiani” ai progetti di ricerca congiunti il passo è breve. Sono passati solo due anni da quando i primi studenti della facoltà di Economia sono volati nel sud dell’India per un trimestre di studio ma i legami tra Università Cattolica e Loyola Institute of Business Administration (Liba) si sono nel frattempo moltiplicati. La Liba ha scalato la classifica delle migliori Business School dell’India entrando nel ghota del settore: un’ascesa rapidissima che l’ha portata nella “top ten”, con un balzo di ben 12 posizioni in una graduatoria composta da più di 1.800 B-School. Un nono posto dovuto a punteggi alti in parametri come le infrastrutture, i curriculum dei corsi e le attività extra curricolari.

Il partner che la Cattolica, attraverso Relazioni Internazionali e Altis, ha scelto a Chennai, diventa così sempre più attrattivo per gli studenti di Economia, che già possono cominciare a pensare alla prossima estate. È stato pubblicato infatti nel sito delle Relazioni internazionali il bando che permetterà a dieci allievi della laurea specialistica in Management per l’impresa di trascorrere 13 settimane alla Liba, dal 21 giugno al 10 settembre 2010, con la possibilità di vedersi riconosciuti e convertiti due esami sostenuti oltre oceano. Un’esperienza che ha interessato lo scorso anno altri dieci studenti, impegnati per un trimestre nella città del Tamil Nadu che conta quasi sei milioni di abitanti, come racconta Luca Ponzio. L’opportunità di gareggiare per i posti disponibili è aperta fino al 10 dicembre prossimo.

 

Loyola Institute of Business AdministrationIl legame con la Business School indiana non si ferma allo scambio di studenti in entrata e in uscita, ma coinvolge anche i docenti: alcuni professori della Liba fanno parte della faculty del primo Mba della Cattolica, il master in Global Business and Sustainability. New Markets & Europe. Gli accademici indiani insegneranno anche a un nuovo master in fase di lancio, che si terrà nella capitale keniota di Nairobi, in Social Entrepreneurship and Management. Ma oltre alla formazione la partnership Cattolica-Liba si estende, attraverso Altis, anche alla ricerca. Sono in corso di svolgimento tre survey internazionali congiunte, una delle quali sta per concludersi, che riguardano il management della catena di fornitura etica in vari paesi del mondo, e un progetto sulle piccole e medie imprese e i distretti industriali. Un’ulteriore ricerca riguarda l’imprenditorialità nella popolazione femminile Dalit: un modo per analizzare il fenomeno e favorire il riscatto delle “intoccabili tra gli intoccabili”.

L’alleanza Altis-Liba promuove infine una serie di progetti che vanno dalla conciliazione famiglia-lavoro al lancio, anche in India, del Network di manager della responsabilità sociale di impresa, una professionalità nuova che ha bisogno di mettere in comune best practice per consolidarsi e affermarsi. Con il gruppo Generali, infine, è allo studio un progetto per affiancare al microcredito un business di microassicurazioni, per introdurre in India la possibilità garantirsi contro i rischi anche con minimi investimenti.