Un momento dei lavori in sala Negri da Oleggio«Expo 2015 sarà un’occasione per legare diversi mondi: l’impresa, l’università, la ricerca. Continuare a dire che in Italia le cose non funzionano non solo non è utile, ma finisce per non valorizzare le qualità di sviluppo che nel nostro Paese ci sono e che l’Expo ha il compito di far emergere». Queste le parole che Alberto Meomartini, presidente di Assolombarda, ha pronunciato il 27 gennaio in apertura del workshop “Le sfide di Expo”, evento inaugurale promosso dall’Alta Scuola per l’Ambiente (Asa), in collaborazione con Alta Scuola in Economia agro-alimentare (Smea) e con ExpoLab in occasione della prima edizione del master in Food management and green marketing e della quarta edizione del master in Sviluppo umano e ambiente. Ai giovani presenti in aula, che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo delle imprese e dello sviluppo sostenibile, Meomartini ha consigliato di «sentirsi coinvolti dall’Expo, che non si deve percepire come qualcosa di bello da visitare, ma come una realtà alla cui costruzione bisogna partecipare con idee, progetti innovativi, creatività». Da parte sua, Assolombarda sta lavorando intensamente per incrementare i contatti con l’università e con il mondo della ricerca, allo scopo di arrivare nel 2015 a rappresentare adeguatamente i legami, la volontà, lo sforzo delle imprese italiane impegnate in progetti ecosostenibili: un aspetto non trascurabile se si pensa che solo in Lombardia sono 400 le aziende di Green Economy per un totale di 50 miliardi di euro di fatturato.

A confermare la grande utilità di una formazione nell’ambito dello sviluppo sostenibile e l’assoluta necessità che hanno le imprese di collaborare con professionisti del settore, Gloria Zavatta, della Direzione Marketing Partners Development Sustainability Leader di Expo, ha definito l’Esposizione un’«opportunità per i giovani da cogliere al volo» e da concepire come un percorso che inizia oggi ma che non è destinato a finire il 31 ottobre 2015 dopo i sei mesi di durata dell’evento. «L’obiettivo - ha spiegato - è infatti stimolare una discussione a livello mondiale, che permetta di creare una piattaforma attraverso la quale condividere le innovazioni e le best practices. Si tratta dell’inizio di un viaggio pluriennale in cui tutti, a partire dai giovani, dovranno fare la loro parte».

Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, Renato Pieri, direttore Smea, Daniele Rama, docente di Marketing agro-alimentare, Marco Trevisan, docente di Biochimica, Ettore Capri, docente di Elementi di tecnologia per la sicurezza alimentare, Lorenzo Morelli, preside di Agraria, Roberto Zoboli, docente di Politica Economica, Antonio Ballarin Denti, direttore del dipartimento di Matematica e Fisica, Stefano Pareglio, docente di Economia Ambientale, Enrico Maria Tacchi, direttore Laris, Pierluigi Malavasi, direttore Alta Scuola per l’Ambiente, e Pier Sandro Cocconcelli, direttore di ExpoLab.