Secondo l’autorevole quotidiano economico, che cita i dati relativi alla bilancia commerciale extra UE dell’Italia, mentre le esportazioni rimangono in rosso per l’intero 2009, importanti segnali di controtendenza si evidenziano proprio dai paesi ad economia emergente e dai BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), che a dicembre segnano aumenti a due cifre.
Ulteriore conferma della vitalità dei BRIC si può riscontrare anche nell’ultimo rapporto del World Economic Forum, che a settembre ha pubblicato l'aggiornamento 2009-2010 dell'indice di competitività dei paesi e che vede Cina, Brasile e India salire di posizioni nel ranking mondiale. Fa, per ora, eccezione la Russia, la cui economia incontra ancora difficoltà a ripartire, ma dove, riporta l’articolo del Sole "le attese per il 2010 tendono nettamente al meglio".

In un contesto, quindi, in cui l’economia italiana vede i paesi dell’area BRIC come un importante ”salvagente” e fonte per la ripresa, le nostre imprese necessitano sempre più di manager formati in un contesto multiculturale, capaci di gestire processi di internazionalizzazione, con particolare riferimento ai nuovi mercati.

Proprio a questa esigenza risponde l’MBA della Cattolica, formando giovani generazioni di imprenditori e/o loro collaboratori ad alto potenziale che non puntano solo su una carriera di successo, una posizione prestigiosa e guadagno alle stelle, ma intendono acquisire competenze, strumenti e relazioni per meglio incidere sullo sviluppo economico e anche sociale dei paesi in cui e con i quali andranno a fare business, in un contesto, appunto, di “Global Business and Sustainability”.

Sì, proprio a queste persone si rivolge l’MBA della Cattolica: a coloro che, in Italia come nei paesi BRIC, sanno che la risposta alla crisi globale è la capacità delle imprese di cogliere con attenzione le opportunità dei mercati internazionali e intendono produrre redditività con un’attenzione alle istanze sociali e ambientali.

Se è sui rapporti Italia-Paesi Extra UE che i giovani manager devono puntare, è significativo segnalare come nelle precedenti edizioni dell’MBA, il 25% della classe provenisse dall’Asia (India e Cina), quasi il 20% dal Brasile, il 38% dall’Africa, l’8% dall’Est Europa e dal Bacino del Mediterraneo e il 9% dall’Italia.

Questi studenti hanno avuto l’occasione di formarsi e crescere professionalmente sia in aula, sia con esperienze di tirocinio in contesti di vario settore e dimensione, scelti in base agli interessi dello studente: grandi nomi dell’industria, della finanza e della consulenza italiani e internazionali come Artsana, Perfetti, Telecom Italia, Auchan, Deloitte, Price Waterhouse Coopers, ma anche piccole e medie imprese con attività nei paesi emergenti o aziende di famiglia nelle quali portare nuove idee e nuove competenze per rilanciare il business. O ancora istituzioni, come le Camere di Commercio, oppure ONG, con le quali fare crescere progetti di sviluppo. Non sono mancati gli spiriti più "intraprendenti" che, mettendo a frutto le competenze acquisite sui banchi e il vasto network messo a disposizione da ALTIS, hanno iniziato percorsi imprenditoriali che stanno avendo un ottimo successo.

Dei 32 studenti dell’edizione 2008, tutti ora godono di un’ottima “salute” lavorativa:
87% l’incremento salariale; 29 su 33 hanno trovato lavoro appena tornati a casa (compresi gli italiani).

Qualche esempio? Se vi recherete a Mumbai, in India, fra qualche anno e prenderete la nuovissima metropolitana cittadina, chiedetevi chi ha gestito la sua costruzione: è il "nostro" Sandeep, che dai banchi dell'MBA ha passato sei mesi presso il gruppo industriale Tosoni, in Veneto, e ora la sta progettando. Oppure se siete degli amanti dei viaggi avventurosi e vi trovate in Ghana a fare birdwatching, vi domanderete chi si è occupato del rimboschimento dell'area e dell'apertura del parco naturale: è Joseph, rientrato in patria dopo mesi di duro studio e uno stage in Deloitte come consulente e ora imprenditore. E forse a gestire il mercato cinese delle tutine per neonati fra qualche mese potremo trovare Rudi, italiano, innamorato della Cina, che sta facendo il suo stage in Artsana, la proprietaria del marchio Chicco.

Questi sono dati ed esempi che dicono del valore dell’MBA Global Business and Sustainability. Ciò che fa “il di più” dei nostri studenti è infatti il loro desiderio di essere protagonisti di un futuro professionale non staccato dalla vita e dai suoi reali interessi.
Chi desidera intraprendere una nuova avventura per rispondere in modo creativo e costruttivo alle sfide dell’attuale situazione economica e al proprio desiderio di realizzazione troverà nella Scuola di Management in cui ha fatto l’MBA un alleato cordiale, operativo ed efficace.