Il settore dell’editoria turistica è tra quelli maggiormente coinvolti dalla rivoluzione digitale, dalla diffusione di informazioni gratuite su internet, dall’abitudine alla connessione in mobilità. Fornire contenuti autorevoli e validati, differenziare i prodotti per i diversi target di viaggiatori, coinvolgere il lettore durante tutte le fasi di organizzazione della sua vacanza sono ormai le priorità di chi opera nel settore delle guide turistiche. Se ne è parlato martedì 13 maggio in occasione della tavola rotonda “Editoria turistica tra carta e nuovi percorsi digitali”, ultimo incontro del ciclo Editoria in Progress, promosso dal master Professione editoria dell’Università Cattolica in collaborazione con l’Associazione italiana editori (Aie).

Il dibattito, moderato da Cristina Mussinelli, consulente editoria digitale dell'Aie e membro del board Idpf, si è aperto con l’intervento di Maria Loi, responsabile del progetto europeo Technologies and Innovation for Smart Publishing (Tisp), che ha presentato al pubblico. Il progetto, di cui Aie è capofila a livello internazionale, rappresenta un network tematico che unisce associazioni di editori e associazioni di aziende Ict, con lo scopo di creare dialogo tra due settori favorendo la nascita di nuove sinergie e nuovi modelli di business. Tisp avvicina fornitori di contenuti e fornitori di tecnologie informatiche perché questi, condividendo momenti di formazione e studi di dati di mercato e di business case, possano dar vita insieme a prodotti e servizi innovativi.

Giovanni Peresson, in qualità di responsabile Ufficio studi Aie, ha fornito una panoramica dell’evoluzione del settore delle guide di viaggio: un percorso segnato non solo dal progresso tecnologico, ma anche dai cambiamenti sociali che hanno trasformato il tradizionale Grand Tour ottocentesco nell’odierna corsa alla meta low cost o al pacchetto smart box. Il turismo è un fenomeno legato ai mutamenti antropologici: cambia il tempo delle vacanze, cambiano i modi della sua fruizione, cambiano i criteri di scelta delle destinazioni. Ecco perché l’offerta di prodotti editoriali destinati ai viaggiatori si è evoluta e si è moltiplicata, aumentando di più del 250% dagli anni Novanta a oggi.

La parola è passata poi a due professioniste del settore: Alessandra Ferraris, responsabile dell’area viaggi e lifestyle di Rcs Media, e Fiorenza Frigoni, direttore contenuti turistico-cartografici di Touring editore. Alessandra Ferraris ha presentato al pubblico il caso di Dove, la rivista del gruppo Rcs che si occupa di viaggi dal 1991, senza mai aver smesso di rinnovarsi. Nata in solo formato cartaceo, come era ovvio negli anni Novanta, oggi è distribuita anche in versione digitale, consultabile su iPad e iPhone, e raccoglie intorno alla testata una vasta community di appassionati tramite i suoi profili social. Grazie a questa offerta multicanale, Dove si propone di accompagnare con i suoi contenuti tutte le fasi del “ciclo di vita del viaggiatore”: la preparazione alla partenza, la vacanza e il ritorno.

Fiorenza Frigoni ha illustrato l’ampio ventaglio di prodotti editoriali, in cartaceo e in digitale, proposti da Touring Editore, la casa editrice del più importante ente turistico italiano e punto di riferimento per l’editoria guidistica nel nostro paese. Touring Editore ha pubblicato la prima Guida d’Italia nel 1914 e oggi diversifica la propria offerta in una molteplicità di applicazioni specifiche, in cui i contenuti sono presentati nella doppia versione italiana e inglese, e pagine social, su cui i turisti possono raccogliere e scambiare informazioni e racconti di viaggio. Lo storytelling, principio comunicativo oggi al centro delle più diffuse strategie di marketing, in realtà riporta le guide turistiche alle loro origini, quando a guidare il pellegrino erano le narrazioni autobiografiche di chi aveva già percorso quello stesso itinerario.