Competenze scientifiche e tecniche, sensibilità umana, etica e valori cattolici di un ospedale al servizio di tutti, che garantisce cure eccellenti e accessibili all’intera comunità con lo sguardo rivolto al futuro. La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS aspira a qualificarsi come il miglior academic medical center in Italia e uno dei primi 10 in Europa per qualità clinica e capacità di trasferire la ricerca al letto del paziente. Obiettivo del nuovo Piano Strategico 2018-2021 della Fondazione è di portare il Gemelli ad affermarsi come polo di assoluta eccellenza nell’attrazione di pazienti e risorse professionali e a impegnarsi a essere un ospedale al servizio di tutti che cura le persone, non solo le loro malattie. Il raggiungimento di questi risultati si collega alla programmazione necessaria per conseguire gli obiettivi di sostenibilità economica finalizzati a supportare gli investimenti di cui un grande Policlinico inesorabilmente necessita.

Sono questi in sintesi il presente e il futuro della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS raccontati nelle 79 pagine del Bilancio di Missione 2017: tocca tutti gli aspetti salienti della vita della Fondazione riconosciuta dal Ministero della Salute lo scorso 28 febbraio Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline “Medicina personalizzata” e “Biotecnologie innovative”.

Alla presentazione del Bilancio di Missione sono intervenuti: Giovanni Raimondi, Presidente Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Marco Elefanti, Direttore Generale Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Rocco Bellantone, Direttore Governo Clinico Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Giovanni Scambia, Direttore Scientifico Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Le conclusioni sono state affidate al rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli.

Il Bilancio di Missione 2017, che descrive l’attività della Fondazione Gemelli, tratteggia una realtà in forte evoluzione. Quello da poco trascorso ha rappresentato un anno di passaggio nella pur breve vita della Fondazione, nel corso del quale si è completata la prima fase del progetto fondativo, a conclusione del triennio 2015-2017, mentre si stanno ponendo le basi per una ulteriore fase di effìcientamento e sviluppo con l’avvio del nuovo Piano Strategico 2018-2021.

“La missione della Fondazione, quale Policlinico Universitario, quindi luogo di ricerca e di formazione, e quale struttura assistenziale cattolica, nei valori e nella pratica – afferma nella presentazione del Bilancio di Missione Giovanni Raimondi, - è quella di offrire ai pazienti eccellenza e alta specializzazione nelle cure, favorendo la costante evoluzione della medicina e formando i professionisti della sanità del futuro e insieme cercando di offrire un ambito di relazione, di umanità col paziente e la totalità delle sue fatiche e delle sue fragilità”. “Quando si parla di malattia e di cure – aggiunge - si avverte subito la necessità di relazionarsi con le esigenze molto complesse di uomini, donne, giovani e anziani che avvertono tangibilmente minacciata la propria vita e che cercano un aiuto affidabile e accogliente non solo rispetto alla propria domanda di sa“A orientare tutta l’attività clinica e assistenziale messa in campo ogni giorno, 24 ore su 24, dal Policlinico Universitario A. Gemelli – afferma il Direttore Generale Marco Elefanti, - resta sempre la centralità del paziente come persona, la messa in campo di competenze, tecnologie e know-how d’avanguardia, la capacità di rispondere a bisogni di cura complessi attraverso risposte sempre più personalizzate (e quindi efficaci). Per questo la Fondazione è una realtà che si conferma essere un punto di riferimento a livello nazionale e – per un numero sempre crescente di discipline e specializzazioni – un’eccellenza internazionale”.lute, ma anche rispetto alla propria inquietudine”.

"Il Bilancio di Missione - ha dichiarato il rettore dell'Università Cattolica Franco Anelli - ha a che fare con la finalità autentica del Policlinico Gemelli, fin dalla sua fondazione nell'ambito dell'Università Cattolica. I numeri presentati sono la rappresentazione corretta della dimensione economica che è funzionale alla cura che “ante omnia et super omnia” bisogna realizzare.Gli ospedali sono luoghi, macchine organizzative e comunità di clinici, di persone dedicate all'attività sanitaria e amministrativa, di professori e di pazienti in una tradizione continua che si rinnova, ma che opera grazie all'eredità che ha ricevuto verso una continua riprogettazione del proprio cammino".

Il riconoscimento con il Decreto del Ministero della Salute di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline Medicina personalizzata e Biotecnologie innovative conferma l’impegno del Gemelli nell’ambito della ricerca clinica e scientifica. Nel corso del 2017 la Fondazione si è distinta in ambiti di ricerca universitaria prestigiosi, perché ottenuti tramite bandi competitivi. Si tratta di progetti che fanno riferimento ad aree scientifiche come l’oncologia, da sempre uno dei pilastri della ricerca della Fondazione, le malattie metaboliche, le malattie croniche, le malattie genetiche e autoimmuni, malattie infettive e nuovi sistemi diagnostici.La Ricerca Biomedica è evoluta puntando alla Medicina Personalizzata nelle sue varie accezioni di “Predittiva”, “Preventiva” e “Partecipatoria” (la cosiddetta “P4 Medicine”), ambito in cui la Ricerca Biomedica realizzata nella Fondazione rientra a pieno titolo. Su questo fronte sono enormi i risultati ottenuti da ciascuna linea di ricerca negli ultimi 3 anni: per esempio 59 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente complesso in area critica e in anestesia, 94 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente con malattie cardiache e polmonari, 383 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente affetto da multi-morbidità e nelle neuroscienze, e ancora 201 in oncologia e ematologia, 220 in ambito gastroenterologico, endocrino-metabolico e nutrizionale, solo per citare i principali.