Giulia PagnozziGiulia Pagnozzi (nella foto) coltivava da tempo il sogno di rispondere al problema del parcheggio in città. Ora ha anche trovato chi è disposto a investire per rendere la sua idea un progetto imprenditoriale capace di migliorare la vita delle persone. 

Per la ventiquattrenne milanese, prossima alla laurea in Giurisprudenza all’Università Cattolica, che cercava un modo per ridurre al massimo il tempo trascorso in macchina a cercare un posto libero, l’occasione propizia si è presentata grazie a UberPitch. Si tratta di una sorta di "elevator pitch" ma su quattro ruote, che ha coinvolto durante le scorse due settimane 37 città di 21 Paesi in Europa per iniziativa di Uber, il servizio di trasporto automobilistico privato che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.

Il suo progetto è stato preselezionato tra oltre 200 idee tra Milano e Roma e Giulia ha avuto la possibilità di presentarlo ai migliori venture capitalist europei durante una corsa su una vettura prenotata con Uber. Dieci minuti di corsa in auto per convincerli della bontà della sua intuizione.

Risultato? Wipark, questo il nome della piattaforma, si è aggiudicato il titolo di "National Champion" italiano. Con Giulia, che ha avuto l’idea imprenditoriale, ma non si occupa né di informatica né di programmazione, ha lavorato il suo team composto da Matteo Salati e Luca Filannino, studenti di ingegneria, insieme al grafico Luca Borgese e al programmatore Maksym Bodnar.

L'obiettivo del loro progetto è di rivoluzionare il mondo della sosta su strada, cercando di applicare anche in questo settore il concetto di sharing. Per fare questo hanno bussato alle porte dell'Amat, l’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio di Milano, che ha accolto l'idea di Giulia con interesse, permettendo al team di accedere ai propri server per avere informazioni utili, come per esempio il tempo impiegato a cercare parcheggio e il tasso di inquinamento in città. WiPark è diventata così realtà: una piattaforma pensata per tutto il territorio italiano e che presto diventerà anche un'app.

«L'essere stati scelti come la migliore idea italiana di UberPitch ci ha dato una nuova motivazione, facendoci finalmente realizzare quale sia il grande potenziale di WiPark e rendendoci orgogliosi del lavoro svolto finora e dell'impegno dedicato al nostro progetto» afferma Giulia. «Speriamo che grazie all’aiuto di Uber e di United Ventures possiamo vedere realizzata la nostra idea il prima possibile».