La lettera che sostiene l’inesistenza di un collegamento tra emissioni di gas serra e riscaldamento globale è pertinente e parecchio insidiosa. La tesi in essa sostenuta è semplice ed efficace: il cambiamento climatico è dovuto alla normale variabilità termica che il pianeta ha già sperimentato in passato e non delle emissioni di CO2 di origine antropica. Anzi, la tesi della responsabilità antropica, sostengono, è frutto più di un dogma che di un fatto scientificamente dimostrabile! 

A sostenere questa teoria, che fa tirare un bel respiro di sollievo a buona parte dei politici, sono un economista, un chimico e un climatologo, più altre 80 persone, tra cui il fisico Zichichi, i cui studi hanno ben poco a che vedere con il clima e l’atmosfera. 

La lettera, rivolta al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato, chiede che “non si aderisca a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera con l’illusoria pretesa di governare il clima”. 

Inutile dire che tale presa di posizione ha fatto sobbalzare chi davvero si occupa quotidianamente di atmosfera e di clima, in particolare il prof. Roberto Buizza, climatologo e meteorologo di fama mondiale, che ha preso carta e penna e ha redatto una analoga lettera indirizzata alle più alte cariche delle Stato dal titolo emblematico “Il riscaldamento globale è di origine antropica”. 

La lettera, corredata da numerosi riferimenti bibliografici e sitografici, ribadisce 8 semplici concetti

1. I dati mostrano che le variazioni climatiche odierne sono molto marcate e anomalmente veloci

2. Le concentrazioni di gas serra in atmosfera hanno iniziato a salire rapidamente con l’avvento dell’industrializzazione, in particolare dopo la II guerra mondiale, ed hanno raggiunto livelli mai toccati nell’ultimo milione di anni

3. I livelli di gas serra e le variazioni climatiche osservate confermano quanto la fisica di base e i modelli hanno predetto, ovvero che le attività antropiche sono la causa principale dei cambiamenti a cui stiamo assistendo 

4. Migliaia di scienziati al mondo concordano che ci sia una relazione causale tra le emissioni antropiche di CO2 e l’innalzamento della temperatura globale. Tra questi gli scienziati dell’IPCC (l’Intergovernmental Panel on Climate Change) che è stato insignito collettivamente del nobel nel 2017 

5. I modelli matematici di cui disponiamo per prevedere il clima futuro sono sempre più accurati 

6. Tutte le analisi mostrano che la variabilità climatica naturale, che esiste(!), è di gran lunga inferiore a quella di origine antropica alla quale si sovrappone e la comunità scientifica possiede tutti gli strumenti per discernere e studiare entrambe le componenti. La variabilità naturale non può quindi essere usata come argomento per negare l’esistenza del riscaldamento di origine antropica 

7. Tutti i modelli scientificamente accreditati indicano che i cambiamenti climatici causati dall’uomo avranno effetti tali da mettere in pericolo lo sviluppo sostenibile della società e quindi il futuro delle prossime generazioni 

8. Devono essere intraprese misure urgenti ed efficaci per ridurre le emisioni di gas serra e contenere il riscaldamento al disotto del livello di pericolo, individuato in +2°C rispetto ai livelli preindustriali (accordo di Parigi del 2015) 

Nel comitato promotore di tale lettera, insieme a Buizza, troviamo 308 scienziati che a vario titolo si occupano di atmosfera e di clima in Italia. La dichiarazione, pubblicata anche su Change.org., in pochi giorni è stata sottoscritta anche da oltre 11.000 persone.