La domanda di laurea era già stata depositata presso gli uffici deputati, ma l’emergenza sanitaria e il lockdown che è ne conseguito hanno gettato nell’impossibilità la prosecuzione del lavoro di ricerca all’interno degli archivi.
È nata così, da una necessità legate al contingente, la tesi di laurea magistrale “Covid-19: diario di un’emergenza. L’impatto sociale ed economico del Coronavirus in Italia”, 500 pagine valse a Luigi Zanetti il titolo di dottore magistrale in Scienze Politiche - Gestione del lavoro e comunicazioni per le organizzazioni (GEOR).

La tua è la prima tesi di laurea magistrale bresciana, e una tra le primissime in Italia, ad affrontare il tema della pandemia...
Si tratta di un’idea che è nata in corso d’opera. Ipotizzando di laurearmi durante la sessione di settembre avevo depositato mesi fa la mia domanda di laurea, comprensiva dell’argomento di tesi concordato col docente e che avrei dovuto affrontare nel mio elaborato finale. Avrebbe dovuto essere un lavoro di ricerca d’archivio a proposito della viabilità bresciana sotto il Ministero Zanardelli… Ma il lockdown e la conseguente chiusura al pubblico di archivi e biblioteche hanno reso il tutto infattibile, senza peraltro nessuna possibilità di fare previsioni sulle riaperture. Da qui il cambio di rotta: confrontandomi col mio relatore, il prof. Emanuele Camillo Colombo, abbiamo ritenuto di ricalcolare il percorso, orientandoci sugli aspetti normativi e sulle misure di carattere preventivo e sociale relative a quanto ci stava accadendo attorno.

Su quali aspetti in particolare ti sei soffermato?
L’argomento "emergenza sanitaria" è vastissimo. Con l’intento di non andare fuori tema mi sono quindi concentrato sugli aspetti normativi legati alla prevenzione, a cui ha dedicato un intero capitolo, ma anche su quelli legislativi. In una lunga appendice finale ho infatti riordinato i DPCM e le normative regionali in grado di restituire un ordine cronologico alle fonti di diritto che si sono susseguite nelle settimane del lockdown, generando anche il noto rimbalzo di responsabilità tra enti statali ed enti regionali. Pur citando testimonianze del personale sanitario, ho escluso l’ambito medico, per soffermarmi maggiormente sugli argomenti di pertinenza del mio corso di laurea. La tesi affronta dunque le tematiche succitate in un arco temporale circoscritto al periodo del lockdown. Restringere il campo è stato fondamentale anche per avere dati certi.

Come ti sei organizzato per la raccolta di documenti e materiale necessari?
Per l’impianto cronologico ha fatto riferimento al libro “La storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia” del giornalista bresciano Giuseppe Spatola, che ha riportato l’intera cronologia dei fatti dai mesi di gennaio-febbraio fino all’inizio dell’estate; mentre i decreti sono contenuti nella Gazzetta ufficiale. Al resto della documentazione ho avuto accesso diretto grazie al mio ruolo all’interno del Consiglio di quartiere della zona in cui vivo, San Bartolomeo a Brescia: un’area poco popolosa della città ma con un’alta percentuale di residenti anziani. Durante tutto il lockdown col Consiglio ci siamo occupati di distribuire aiuti e dispositivi di prevenzione - come mascherine, guanti e gel igienizzanti - coadiuvando il Comune di Brescia in queste attività. Nel farlo, spesso, l’ente comunale si è trovato in mezzo a dinamiche poco chiare, dovute al continuo variare delle norme e delle assunzioni di responsabilità da parte delle istituzioni regionali e statali.

In questi giorni si parla molto di una eventuale seconda ondata di contagi, così come del Decreto legislativo atteso per le prossime ore. Quale valore futuro potrà avere il tuo lavoro di ricerca?
Ad oggi non esiste una teoria univoca su quanto accaduto e che tutt’oggi sta accadendo, le situazioni evolvono ed i cambiamenti sono veloci, basti pensare a quanto si sta verificando in seguito alla riapertura delle scuole, dei locali e delle aziende. Per questo credo che il mio lavoro potrebbe essere un ipotetico primo capitolo - circoscritto per temi e tempi - all'interno di un lavoro di documentazione assai più ampio, in grado di raccontare anche la fase attuale e quelle future.