“Aspè… non ti muovere” è un modo di dire locale - precisamente di Comiso, in provincia di Ragusa - che invita a fermarsi un momento, prima di ricominciare a fare qualcosa. Invita a riflettere un momento prima della ripartenza. Un nome perfetto per il format ideato da cinque ragazzi comisani che hanno voluto realizzare qualcosa per intrattenere ragazzi e studenti, come loro, che sono costretti a restare a casa a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus. «In particolare il monito non ti muovere richiama e sensibilizza l’urgenza e il dovere di restare a casa e di non uscire», sottolinea Simone Ferrara, matricola della facoltà di Giurisprudenza all’Università Cattolica, campus di Milano, e ideatore del format on line insieme con Diego Cassarino, Manuel Manfré, Roberta Cassarino, Luca Janssen.

“Aspè... non ti muovere” è una trasmissione che vuole regalare intrattenimento, stimolare dibattito «in pratica regalare una ventina di minuti di informazione e svago per aiutare i ragazzi della nostra Provincia a impegnare in modo costruttivo e anche divertente questo tempo di reclusione forzata», racconta Simone che spiega come il format, che è visibile su Instagram e Facebook, si articola in due appuntamenti fissi settimanali: «Ogni martedì un video di un esperto che interviene su temi scientifici, culturali o d’attualità mentre per il venerdì è in programma sempre una diretta con il pubblico, per sensibilizzare i ragazzi a confrontarsi su varie problematiche e a prendere coscienza di quanto sta succedendo in Italia e nel mondo a causa della pandemia in corso».

Il format ha preso il via da un paio di settimane coinvolgendo, come ospiti fino ad ora, il dottor Raffaele Minardi, infettivologo dell’ospedale Guzzardi di Vittoria - che ha informato sul contagio da Covid-19, dando sia aggiornamenti sulla diffusione e i casi presenti nella provincia di Ragusa, sia fornendo accorgimenti utili per affrontare al meglio l’emergenza - e lo scrittore Giuseppe Manfridi, che ha proposto interessanti recensioni di libri e offerto consigli di lettura. «Molto apprezzate dai ragazzi che ci seguono sono inoltre le rubriche dedicate ai social – fa presente sempre Simone – dove sono segnalati i video più cliccati e popolari e le classifiche musicali su Spotify».

“Aspè.. non ti muovere” è divenuto in poco tempo un consueto appuntamento per molti giovani della provincia di Ragusa, un appuntamento prezioso perché in questo tempo critico, sospeso e di distacco si è imposto come uno spazio che intrattenendo unisce, che affrontando tematiche sociali, scientifiche strettamente all’attualità di alcuni paesi siciliani invita alla riflessione nel tentativo di gestire al meglio la quotidianità di questa condizione particolare di lockdown che ha investito l’intero Paese.  

E tutto questo è nato grazie all’inventiva e all’intraprendenza di un gruppo di studenti «con la fantasia si possono raggiungere grandi risultati» afferma infatti Simone che, oltre a impegnare il proprio tempo nel seguire le lezioni online erogate dalla sua Università, oltre a studiare Diritto privato in vista del prossimo esame, si è messo in gioco con un’iniziativa che vuole essere, già a cominciare dal nome “Aspè… non ti muovere”, uno slancio alla ripartenza, un monito quasi a fermarsi per prepararsi e poi fare uno scatto verso un nuovo inizio, un nuovo domani dopo questo drammatico periodo di emergenza sanitaria.

Uno speciale Coronavirus racconterà sul prossimo numero di Presenza quanto, non solo messo in atto dall’Università Cattolica per garantire la regolarità degli studi, ma anche tutte le attività promosse dai docenti a sostegno dell’attività didattica e le iniziative realizzate dagli studenti di tutti i campus dell’Ateneo per gestire e affrontare al meglio la situazione di crisi.