C’erano anche Romano Prodi e il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi alla giornata di studi di onore di Alberto Quadrio Curzio, che si è tenuta il 24 settembre 2012 in Aula Magna. Un appuntamento organizzato per presentare il volume "Economia come scienza sociale. Teoria, istituzioni, storia", a cura di Gilberto Antonelli, Mario Agostino Maggioni, Giovanni Pegoretti, Fausta Pellizzari, Roberto Scazzieri, Roberto Zoboli.

Il preside della facoltà di Scienze Politiche Carlo Beretta, ha messo in risalto la valenza aggregante del contesto e della giornata a cui hanno partecipato personalità del mondo accademico e dell’economia italiana. Più che di una celebrazione si è trattato di una “festa accademica” e di una opportunità di riconoscere la validità e la varietà dell’attività didattica e scientifica di Quadrio Curzio, sia nelle istituzioni accademiche che nella società civile. Allievi, collaboratori, colleghi e amici hanno espresso l’auspicio che possa contribuire ulteriormente al progresso degli studi economici.

Luigi Lodovico Pasinetti ha sottolineato la fecondità dell’azione del professor Quadrio Curzio, che si è riverberata in molteplici collaborazioni e nel contributo innovativo, mai distaccato dalla realtà, che ha dato e continua a dare.

Il ministro Ornaghi ha rammentato quando era suo assistente di Economia Politica e non ha mancato di elogiare il ventennio della sua presidenza della facoltà di Scienze politiche. Romano Prodi, compagno di studi in Cattolica, ha ricordato la condivisione di una vita di studi, sottolineando come alcuni tratti e alcune intuizioni di Quadrio Curzio abbiano alimentato un rapporto di stima, amicizia e collaborazione che dura tuttora, come testimoniato dalla loro recente proposta di “EuroUnionBond”.

Molti sono stati anche i sentiti interventi di altri colleghi e amici che hanno condiviso l’apprezzamento per l’operato e l’operare di Quadrio Curzio in diversi contesti, tra cui l’Università di Bologna, l’Editrice Il Mulino, la Società Italiana degli Economisti, l’Istituto Lombardo e – naturalmente – l’Accademia Nazionale dei Lincei.

Il volume raccoglie saggi in onore di Alberto Quadrio Curzio elaborati da 32 economisti (e non), suoi allievi o collaboratori che coprono i temi del rapporto tra economia e istituzioni come caratterizzante l'economia politica, della costruzione di un'economia europea e della sua attuale crisi, della dinamica e competitività dell'economia italiana, nonché i temi di teoria economica e storia del pensiero economico, di economia delle risorse naturali e ambientali, di economia dell'innovazione tecnologica.

Oltre che testimoniare l'amicizia per un maestro, i saggi del volume intendono sottolineare la validità e la vitalità di specifiche idee, condivise con Alberto Quadrio Curzio, sul ruolo dell'economia come scienza sociale per cui – essendo la teoria e l’analisi economica mai distaccate dagli aspetti istituzionali e sociali – la stessa può e deve essere orientata al progresso civile e al bene comune. Una concezione che trova rispondenza nel “liberalismo sociale”, un paradigma a lungo e convintamente sostenuto da Quadrio Curzio. Gli intervenuti hanno definito Quadrio Curzio un “maestro”. Il professore festeggiato, ribadendo quanto appreso dai suoi maestri, collaboratori e anche dagli stessi suoi allievi, ha formulato il sincero auspicio che questa “comunità”, attiva e aperta, prosegua con “solidarietà costruttiva nella libertà e nella responsabilità”.