Troveranno, al loro ingresso nella vita universitaria, nuovi ed evoluti laboratori didattici le matricole del corso di laurea magistrale in Farmacia che hanno superato il test di ammissione il 22 settembre nel campus di Roma dell’Università Cattolica.

Al terzo piano della facoltà di Medicina e chirurgia due grandi stanze sono state completamente attrezzate affinché, in una struttura nuova e tecnologicamente avanzata, gli studenti possano formarsi anche con l’esperienza pratica e diretta.

Il professor Andrea Urbani, direttore del Dipartimento di Scienze biotecnologiche di base, cliniche intensivologiche e perioperatorie e presidente del corso di laurea in Farmacia (nella foto in alto), spiega a CattolicaNews il valore della nuova struttura.

«I nuovi laboratori didattici del corso di laurea in Farmacia dell’Università Cattolica, tanto sognati e attesi, oggi sono finalmente una realtà. Spesso, nel corso degli ultimi mesi si è discusso su quale dovesse essere l’evoluzione digitale delle piattaforme di formazione, inclusa la possibilità di qualificanti percorsi formativi alternativi per le esperienze pratiche di laboratorio. Se è vero che per alcuni corsi di laurea le attività pratiche di laboratorio rappresentano un importante valore aggiunto nel piano formativo, per il Corso di laurea in Farmacia tali attività sono fondamentali e non derogabili per sviluppare quelle competenze che caratterizzano la figura professionale del Farmacista».

«Le analisi di riconoscimento dei medicinali o la conoscenza delle tecnologie farmaceutiche, che sono centrali per le preparazioni galeniche, sono peculiari della figura del farmacista – continua Urbani - Nel corso degli ultimi mesi è stata apprezzata una ulteriore valorizzazione di queste competenze quando, in piena emergenza pandemica, si è definita una vera e propria fase di de-globalizzazione dettata dalla necessità di approvvigionamento di presidi sanitari di uso quotidiano quali, ad esempio, i gel igienizzanti. Anche per un semplice prodotto come questo è importante garantire la stabilità e l’efficacia, e le competenze galeniche presenti nelle farmacie territoriali hanno risposto puntualmente e con competenza a queste necessità».

«Portare, quindi, oggi i nostri studenti a svolgere delle attività formative dirette sul bancone di laboratorio ed in prima persona rappresenta non un vecchio e superato cliché, ma un importante momento formativo per rispondere alle odierne e future necessità di servizio di quei presidi territoriali sempre più rilevanti nella struttura sanitaria del nostro Paese, le farmacie».