di Giulia Rigamonti *

Giulia Rigamonti allo stadio del baseball di LansingLa prima parola che mi viene in mente ripensando al programma estivo della Michigan State University è “amazing”. Quando sono partita con la mia valigia carica di aspettative infatti non avrei mai pensato che sarebbero state più che soddisfatte, sia sotto il profilo accademico che umano. Quest’anno per la prima volta i professori che hanno tenuto il corso hanno deciso di farci lavorare su un unico progetto integrando così le tre discipline: le lezioni di Creative Advertising tenute dal professor David Regan, quelle di Consumer Behavior con la professoressa Patricia Huddleston e il corso di Public Relations tenuto da Karina Garcia Ruano che è stata anche la nostra organizzatrice e accompagnatrice locale durante le gite programmate per i week end.

A differenza del metodo di insegnamento delle università italiane, le lezioni erano molto più interattive, basate su un confronto costante con i professori, sempre disponibili ad accogliere le nostre idee e a spiegarci per quali motivi a volte non potevano funzionare. Il progetto prevedeva la creazione di una campagna di comunicazione per un teatro locale, il BoarsHead Theatre a Lansing; dopo aver incontrato il client e aver somministrato agli spettatori abituali un questionario creato dalla classe, ogni gruppo ha iniziato a sviluppare una proposta da presentare al cliente al termine della terza settimana. Abbiamo lavorato sodo, unendo la nostra creatività alle nozioni apprese in università e seguendo le linee guida forniteci dai professori americani. Le lezioni sono state arricchite da casi concreti tratti dalle esperienze professionali dei professori e da letture integrative sulla base delle quali potevamo farci una nostra idea sugli argomenti che avremmo trattato la lezione successiva in classe, ponendo delle discussion questions che venivano condivise a lezione per confrontare le nostre opinioni.

Il corso si è concluso con la presentazione delle varie proposal da parte dei gruppi e i risultati sono stati eccellenti tanto da impedire ai professori e al cliente di scegliere uno solo dei progetti presentati come vincitore. La commozione e la soddisfazione che abbiamo potuto leggere negli occhi dei nostri professori durante la presentazione hanno dimostrato come l’impegno, la creatività, la collaborazione e la determinazione di ognuno di noi siano state riconosciute e valutate più che positivamente. I gruppi erano costituiti da studentesse appartenenti a corsi di laurea triennale e specialistica e la provenienza da indirizzi accademici differenti ha contribuito a produrre dei progetti completi. Abbiamo così avuto un assaggio di come si lavora nelle agenzie di comunicazione e pubblicità.

Giulia Rigamonti con compagni di corso e professori in visita alla EdelmanOltre allo studio e all’impegno quotidiano in classe, abbiamo avuto anche l’occasione di visitare alcune località del Michigan come Ann Harbor e le sue stradine colorate dai ristorantini e dai negozietti presenti in tutti gli angoli delle strade e South Haven, piccola località balneare sul lago Michigan. Varcando il confine dello Wolverine State, attraversando lo stato dell’Indiana, siamo arrivate anche nell’Illinois, a Chicago. Nella città del blues abbiamo avuto l’opportunità di visitare una della più famose agenzie di Public Relations al mondo, la Edelman, dove abbiamo incontrato alcune delle figure più importanti all’interno dell’agenzia a cui abbiamo posto le nostre domande e i nostri dubbi relativi al mondo delle Public Relations, settore molto forte negli Stati Uniti rispetto all’Italia. È stato davvero un weekend indimenticabile, segnato anche dalla cena all’Hard Rock Cafè, dalla visita alle case di Wright e della casa natale di Ernest Hemingway, dalla serata in limousine, dalla gita in battello e da tanto tanto shopping!

Indimenticabili anche la partita di baseball dei Lugnuts a Lansing e lo spettacolo a cui abbiamo assistito al BoarsHead Theatre, “Bluff” con protagonista John Astin, il mitico Gomez della Famiglia Addams. Un ringraziamento particolare va a coloro che si sono occupate dell’organizzazione del viaggio: la professoressa Elisabetta Brunella, la professoressa Rossella Gambetti, direttrice del programma, che ci ha raggiunto durante la seconda settimana, e Karina Garcia Ruano, la giovane docente che si è occupata dell’organizzazione delle attività sul territorio americano. Inoltre grazie a questa esperienza alla Michigan State University abbiamo potuto vivere, anche se per poco tempo un’esperienza, in un tipico campus americano, dove non sono i gatti ad attraversarti la strada ma gli scoiattoli e dove la musica di sottofondo è il grido “Go Green Go White!” riferito agli Spartans, la squadra sportiva dell’università.

* 24 anni, laurea specialistica in Management Internazionale, facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere, sede di Milano

Programma Summer Study in Advertising, Public Relations and Consumer behavior ( KB)