Non sono rimasti chiusi in casa, nella propria stanza a seguire le lezioni che i loro docenti hanno continuato ad erogare, seppur a distanza. Molti studenti hanno deciso di dare il loro contributo come volontari per aiutare le persone più deboli, anziani e ammalati, a fare la spesa e consegnarla a domicilio, a ritirare ricette dal medico, acquistare farmaci o a ricevere semplici telefonate per fare compagnia e sostegno psicologico. E poi ci sono quelli che hanno intensificato il loro impegno come volontari della Croce rossa e Protezione civile, ma anche quelli che hanno messo a frutto la loro competenza come videomaker per permettere ai fedeli di seguire le celebrazioni eucaristiche in diretta per la Diocesi di Brescia.

Marta Galetti, iscritta al secondo anno di Scienze dell’Educazione e Formazione nella sede Brescia, sta collaborando con il suo comune, Borgosatollo, per portare spesa, medicinali e pasti a domicilio alle persone che non possono uscire di casa perché molto deboli o perché in quarantena. «Sono convinta che l’aiuto reciproco e la solidarietà possano pian piano combattere la paura e le difficoltà che incontriamo quotidianamente in questo periodo, per questo continuiamo a rimanere attivi e disponibili per qualsiasi richiesta di aiuto».

Anche Mariavittoria Guerrini, iscritta al secondo anno di Scienze della formazione primaria, sta collaborando da ormai tre settimane con l’Associazione Alberi di vita che opera a Mompiano (BS) per la distribuzione di pacchi alimentari e farmaci. «Ho scelto di far parte di questo gruppo perché essenzialmente mi sono sentita inutile e senza forze in una situazione così delicata per il nostro paese; sapere che ci sono dottori, infermieri, operatori sanitari che stanno lavorando senza sosta per curare tutti, ha fatto scaturire in me la voglia di aiutare, offrendo tra una lezione online e un'altra un po' del mio tempo libero, sapendo che a differenza delle persone più anziane e deboli, non rischio la vita nel fare la spesa o nel recarmi in farmacia».

Elisa Bernascaoni, iscritta al primo anno del Dams, fa la volontaria alla Croce rossa di Desenzano. «Nel nostro Comitato, per supportare la popolazione durante l'emergenza Covid-19, è stata allestita una Sala Operativa Locale attiva 24 ore su 24 con un numero di emergenza a disposizione per tutti i cittadini in difficoltà, con fragilità e senza una rete familiare. Offriamo diverse tipologie di aiuto: servizi spesa e farmaci a domicilio, trasporti sanitari urgenti e supporto psicologico per combattere insieme questa situazione di disagio. Il nostro Comitato, inoltre, è anche molto presente sui social per promuovere l'idea del #RESTIAMOACASA tramite attività interattive per tutte le fasce d'età. Siamo in prima linea per combattere contro questa emergenza sanitaria, non ci arrendiamo perché uniti riusciremo a rialzarci insieme!»

Alessandro Peccarisi, 21 anni di Lecce, iscritto al corso di Diritto e innovazione digitale nella facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus di Piacenza, è tornato a casa e dopo aver trascorso il periodo di quarantena, con l’associazione Ged e atre realtà, ha iniziato a distribuire spesa, medicinali a domicilio. «È dura ma è un’esperienza che ti fa crescere, ti fa diventare adulto e alla fine ci sentiamo più arricchiti dalle persone che ci esprimono grande affetto».

Daniele Savoldi, iscritto all’ultimo anno di Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali, in collaborazione con un gruppo di circa 40 volontari composto da genitori, studenti, adulti sta distribuendo mascherine prodotte dalle sarte del suo paese Paderno Franciacorta, oltre ad effettuare il servizio a domicilio di alimenti, farmaci e altri beni di prima necessità.

Si alternano nella redazione della diocesi di Brescia Emanuele Comincini, Francesco Bellisario, Daniele Pezzoli dello Stars, insieme a loro la tutor Camilla Cortelazzo, laureata Geco, e coordinati da Marco Meazzini nella ripresa video delle messe e funzioni celebrate dal vescovo Tremolada. «Riprendiamo tutto ciò che propone la Diocesi: dalle ceneri alle cerimonie per le Sante Croci, così come tutte le messe del sabato e della domenica per portare speranza nelle case dei bresciani».