La parte è quella di una fanatica del regime fascista appena abbattuto. Lei, Chiara Pizzatti, classe ’90, laureata a marzo allo Stars e iscritta al primo anno della laurea magistrale in Filologia moderna nella sede di Brescia, è uno degli attori della produzione dello Stabile di Brescia, Ctb, andata in scena alla fine di aprile al Teatro Sociale. “Macelleria Messicana”, rappresentazione teatrale di Enrico Groppali, per la regia di Daniele Salvo, era la terza produzione della stagione di prosa 2012/2013. Lo spettacolo è ambientato al termine del ventennio fascista e voleva essere una riflessione sulla Storia, sul concetto di dittatura e sulle storture provocate dal culto della personalità e dell'accentramento del potere politico.
Chiara, insieme a un altro giovane attore bresciano, Fausto Cabra, affiancava sul palco i protagonisti Elisabetta Pozzi e Paolo Bessegato, straordinari interpreti delle ultime ore di vita di due disperati essere umani, immersi in un’atmosfera sospesa tra ricordi, paure e nefandezze, ambientato a fine del ventennio fascista. Chiara, ha ricoperto diversi ruoli, sia sul palco, da un cameriere senza volto a un topo, sia dietro le quinte come assistente di regia.
«È un testo molto particolare – afferma Chiara – perché la sua essenza non risiede tanto nella trama, ma nella costruzione di stati d’animo». “Macelleria Messicana” è uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo che ci accompagna in un viaggio tra pagine buie della nostra storia. «Quando cala il sipario sento applausi molto calorosi – racconta Chiara -. Il regista ci aveva preparato anche a reazioni negative, che però non sono arrivate. E questo mi ha anche un po’ stupito, considerato che il testo è inedito ed è uno dei pochi spettacoli della stagione che mette in scena una drammaturgia contemporanea».
La passione per il teatro accompagna Chiara dalla prima superiore e ha scelto questa strada tra molti dubbi. Con costante impegno e grazie ai laboratori Stars e ad altri seminari, che l’hanno portata a conoscere professionisti del settore, continua con determinazione in questo mondo. Chiara aveva già collaborato con il Ctb nella scorsa produzione, Mithos, dove era stata scelta come assistente alla regia e così ha ottenuto lo stesso ruolo, più quello di attrice per quest’ultima produzione. Sul futuro non si sbilancia ma spera di continuare a lavorare per il Stabile bresciano o in altre produzioni di livello.