«Il giornale di carta avrà futuro come approfondimento, soprattutto se riesce a valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese». Parola di Antonio Carioti, caposervizio cultura del Corriere della sera, che ha incontrato gli studenti della sede piacentina dell'Università Cattolica il 23 aprile, nell'ambito del ciclo di incontri "A tutto Campus". Un ciclo di appuntamenti che offre agli studenti, e non solo a loro, la possibilità di incontrare esponenti del mondo della cultura, dello sport, dell'arte e dello spettacolo.

Carioti ha fatto da apripista, moderato da Daniele Bruzzone, docente della facoltà di Scienze della formazione. Giornalista di razza e anche autore dei libri: "Con il diavolo in corpo" e "I ragazzi della Fiamma. I giovani neofascisti e il progetto della grande destra 1952-1958" editi da Mursia, Carioti ha offerto l'occasione di esplorare il mondo del giornalismo "dall'interno", attraverso lo sguardo di una delle penne più autorevoli che nel quotidiano milanese segue la redazione di cultura e spettacoli, ma anche di indagare sui problemi e sulle nuove sfide con cui il giornalismo culturale è chiamato a confrontarsi oggi.

La parola d'ordine è: «Fidelizzare il lettore. È questo il futuro del giornalismo culturale - spiega il giornalista - per fare fronte all'avanzata del web infatti è vero che i più giovani si informano ormai quasi esclusivamente online, ma non è vero che il giornale così come lo conosciamo è destinato a sparire. È in difficoltà rispetto ai nuovi media, però ha il ruolo di gerarchizzare notizie e di interpretarle, che non penso perderà. Come strumento di approfondimento ha futuro. Lo dimostra l'inaugurazione dell'inserto culturale del Corriere, un anno e mezzo fa, che parla di scienza, arte e patrimonio italiano. Una scommessa vinta, perché oggi la domenica il quotidiano vende 20mila copie in più». 

«Con "La Lettura" abbiamo cercato di creare uno strumento di divulgazione culturale - ha continuato Carioti -, un inserto che potesse rivolgersi a un pubblico ampio e possibilmente anche giovane, dato che l'età media dei lettori dei quotidiani è piuttosto alta. Per questo motivo abbiamo puntato molto alla valorizzazione dei nuovi linguaggi e di un protagonismo del lettore anche attraverso il Club della Lettura, che è presente invece solo sul sito del giornale. Il tutto ovviamente nell'ottica di offrire una cultura seria e comprensibile, accattivante e chiara; è questo il compito del giornalista culturale che punta a informare, ma a farlo con un linguaggio e una modalità semplice e immediata per il lettore».

Secondo il caposervizio del quotidiano di via Solferino la cultura è l'elemento che salverà il nostro paese dalla crisi ed è necessario avere consapevolezza del patrimonio culturale italiano. Ma soprattutto bisogna essere in grado di valorizzarlo.