Piano formativo Creadi Franco Brambilla

Ventinove azioni formative nel settore ambientale, per un totale di 646 ore, che hanno coinvolto 162 lavoratori e lavoratrici provenienti da 18 aziende lombarde. Sono i numeri del Piano formativo “Crea – Comunicazione e Responsabilità per l’Energia e l’Ambiente”, realizzato dall’Università Cattolica e finanziato da Fondimpresa nell’ambito dell’Avviso 1/2014 “Sicurezza e Ambiente”.

Il Piano Crea, concluso lo scorso febbraio, rappresenta una tappa importante nel processo di consolidamento dell’esperienza dell’ateneo nell’utilizzo dei Fondi interprofessionali, poiché si tratta del primo piano formativo realizzato a valere sul Conto di Sistema di Fondimpresa con l’Università Cattolica come unico soggetto attuatore.

Tutti i 162 lavoratori formati hanno sostenuto al termine di ciascun corso una prova di verifica che ha consentito di rilasciare loro la certificazione delle competenze acquisite. Circa due terzi provenivano da aziende di piccole e/o piccolissime dimensioni, ovvero da realtà che tradizionalmente hanno una minore familiarità con le logiche della formazione continua. Si tratta di realtà che, in ragione della minore disponibilità di risorse da investire in interventi formativi, sono spesso maggiormente esposte al rischio di una progressiva obsolescenza del proprio patrimonio di competenze. Nei confronti di queste aziende, pertanto, il piano formativo Crea ha rappresentato un’efficace leva a supporto del recupero e consolidamento della competitività.

Nello specifico, il piano è stato incentrato interamente sulle tematiche inerenti l’energia e l’ambiente. Nei confronti di tali tematiche, infatti, l’università dispone di un solido know-how, che trova la sua massima espressione nell’Alta Scuola per l’Ambiente (Asa), con sede a Brescia.

Il Piano Crea, coerentemente con le linee indicazioni previste dall’Avviso 1/2014 di Fondimpresa, ha perseguito l’obiettivo di favorire:

  • il miglioramento degli impatti ambientali associati alle attività produttive delle imprese;
  • lo sviluppo di una “cultura della crescita sostenibile” da parte dei lavoratori;
  • il monitoraggio degli aspetti ambientali associati all’attività produttiva;
  • l’assunzione di comportamenti adeguati dell’ambito di una corretta gestione ambientale;
  • l’attuazione delle normative in materia ambientale e/o energetica;
  • l’introduzione di sistemi di gestione ambientale che consentano il controllo della conformità nei confronti delle normative e favoriscano il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali;
  • l’introduzione di considerazioni di carattere ambientale all’interno dell’attività di progettazione di ciascun prodotto o servizio;
  • la partecipazione alla formazione dei lavoratori maggiormente coinvolti nella produzione dei beni e/o servizi;
  • l’aggregazione tra le imprese aderenti al Piano attraverso la realizzazione di corsi interaziendali;
  • lo sviluppo e il consolidamento della fiducia delle imprese lombarde nei confronti della formazione.