La delegazione svedese davanti alla sede di PiacenzaDocenti e ricercatori svedesi del Ckb hanno fatto tappa nei giorni scorsi a Piacenza per visitare la facoltà di Agraria e incontrare i colleghi dell’Istituto di chimica agraria ed ambientale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il centro di ricerca interuniversitario svedese per lo studio dei pesticidi (Ckb), formato da ricercatori e da docenti dei diversi soggetti nazionali che si occupano di agricoltura in Svezia (Slu-università svedese per gli studi di agricoltura, ministero dell’agricoltura, associazione degli agricoltori, Istituto superiore della nutrizione, Istituto superiore dell’ambiente, associazione protezione piante), è nato per comprendere e studiare l’effetto degli agrofarmaci nelle aree agricole e per sviluppare misure atte a ridurne l’impatto raggiungendo livelli di accettabilità. Punto di forza di questa sinergia è lo sforzo messo in campo per il trasferimento delle conoscenze acquisite. Per questo il CKB organizza periodicamente viaggi studio per favorire il trasferimento delle competenze con centri di eccellenza esteri.

Alla spedizione italiana hanno partecipato Stina Adielsson, ricercatrice esperta in tecniche di monitoraggio; Lars Bergström, professore esperto negli studi sul destino ambientale; Willem Goedkoop, professore esperto di eco tossicologia; Christer Jansson, ricercatore esperto di tecniche di misura dei residui; Nicholas Jarvis, professore esperto in modellistica ambientale; Kjell Johansson, vicedirettore del CKB; Jenny Kreuger, direttore del CKB ed esperto in tecniche di monitoraggio; John Stenström, professore esperto in microbiologia.

Il viaggio italiano del Ckb non solo ha riguardato la visita dei laboratori dell’università e ha permesso di creare le fondamenta per lo sviluppo di progetti comuni e progetti di scambio con Slu, l’Università svedese per gli studi di agricoltura. Ha permesso agli ospiti svedesi di capire alcune realtà agricole aliene come la viticoltura e la risicoltura: hanno visitato le aziende viticole nelle quali sono installate tecnologie sviluppate dai ricercatori della Cattolica per la riduzione dell’impatto ambientale degli agrofarmaci ed è stata visitata un’azienda risicola che trasforma e commercializza il riso permettendo di vederne tutto il ciclo produttivo. Agli studiosi svedesi sono stati  mostrati l’ambiente naturale dei fontanili lombardi e gli studi che vengono effettuati per cercare di proteggere queste aree.

Secondo la migliore tradizione italiana la scienza è stato addolcita trasferendo anche parte del patrimonio enogastronomico italiano, sono stati assaggiati e graditi i vini ed i salumi piacentini ed è stato visitato un caseificio che produce parmigiano.