Veduta aerea del Policlinico A. GemelliUna giornata dedicata alla sana alimentazione e allo sport con un’area di prevenzione presidiata da specialisti del Policlinico "A. Gemelli". Domani, 18 maggio dalle 11.00 alle 19.00 al Foro Italico, dove sono in corso gli internazionali di Tennis d’Italia, ci si potrà sottoporre a test clinici per valutare abitudini alimentari e stile di vita attraverso la valutazione dello stato nutrizionale con misure antropometriche e plicometriche (metodo di misurazione del grasso corporeo per misurare massa magra e massa grassa). Si potrà inoltre rilevare le proprie abitudini alimentari (con un questionario autosomministrato) e l’introito alimentare. Gli specialisti saranno inoltre a disposizione per dare informazioni e distribuire materiali sulla dieta corretta per lo sportivo e la sana alimentazione.

L’appuntamento rappresenta il primissimo step del progetto “Gemelli insieme”, che è stato presentato al Club House del Circolo del Foro Italico dal rettore dell’Università Cattolica  Franco Anelli, dal direttore amministrativo Marco Elefanti, dal direttore del Policlinico Maurizio Guizzardi e dal preside della facoltà di Medicina Rocco Bellantone. Un progetto che si inserisce nei festeggiamenti dei cinquant’anni del Policlinico e si snoderà lungo un anno in un percorso in sette tappe nelle piazze e altri luoghi di Roma, per fare prevenzione di alcune malattie più diffuse nella popolazione, fare il punto sui progressi della ricerca medica per combattere le più importanti patologie e per far conoscere il nuovo volto del Gemelli.

Si tratta di un progetto coerente con la storia e la vocazione del Policlinico Gemelli che, come ha ricordato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico il rettore dell’ateneo Franco Anelli, è una «istituzione tenacemente voluta dal Fondatore, resa possibile dall’iniziale generosa donazione della Santa Sede, attraverso l’Istituto Giuseppe Toniolo, e che nel mezzo secolo della sua attività, in simbiosi con la facoltà di Medicina e chirurgia, è cresciuta per dimensioni e soprattutto per qualità dell’assistenza e della ricerca oltre ogni ottimistica iniziale attesa, mettendo a disposizione della collettività un luogo di cura distinto dal particolare carisma di attenzione alla persona proprio di un’istituzione cattolica. Un modo di realizzazione autentica dei valori che animano l’Università».

Il rettore ha sottolineato che il Gemelli seppure «messo a severa prova dai gravi problemi finanziari generati dal mancato afflusso, negli anni passati, delle risorse finanziarie a esso dovute a fronte dell’attività svolta, ha compiuto e sta compiendo un intensissimo sforzo per continuare il proprio servizio in campo sanitario. Ha elaborato e sta attuando un piano strategico articolato e profondo, per accrescere l’efficienza della struttura, razionalizzando i costi e conservando, e anzi accrescendo, la qualità dell’assistenza e della ricerca scientifica, così restando fedele alla propria fondamentale identità di policlinico universitario».