Giovanni Neri, direttore dell’Istituto di Genetica medica della sede di Roma dell’Università Cattolica, è il nuovo presidente della Società italiana di Genetica umana (Sigu), associazione di riferimento e di consulenza su problemi di interesse scientifico e sanitario concernenti la genetica umana in tutti i suoi aspetti. Resterà in carica per il prossimo biennio. La Sigu, costituita il 14 novembre 1997 e composta da genetisti medici e biologi, collabora con chi in Italia è interessato alla ricerca e a ogni tipo di approfondimento relativo alla genetica medica e umana, elaborando criteri di qualità per i laboratori operanti nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche e private, contribuendo alla stesura di linee guida nell'ambito della ricerca e promuovendo la pubblica consapevolezza sulle funzioni, le potenzialità e i limiti delle tecniche diagnostiche di Genetica Umana.

L’elezione di Neri è avvenuta per acclamazione da parte dei soci Sigu, riuniti in assemblea a Milano lo scorso novembre, nel corso del XIV Congresso annuale della Società. Il professor Neri succede a Lidia Larizza, docente di genetica medica all'Università degli Studi di Milano. “Scoprire, educare, patrocinare” sono le tre parole che il professor Neri ha rivolto all’assemblea dei soci prima dell’elezione e in cui ha sintetizzato il suo programma di azione alla presidenza Sigu: «Scoprire significa favorire la ricerca, valorizzare e mettere in luce le buone ricerche, soprattutto se di giovani promettenti. Educare è la seconda missione realizzabile attraverso altri eventi come corsi di aggiornamento, master, interventi nelle scuole, accesso ai media. Patrocinare non è forse la parola migliore che traduce in italiano il più efficace termine “advocate” per significare il diritto-dovere della Società di difendere in ogni sede la propria disciplina, di garantire e difendere la corretta applicazione in campo sanitario e non solo delle continue nuove scoperte della genetica». Come conseguire questi obiettivi? «In primo luogo – ha aggiunto Neri - attraverso l’azione dei gruppi di ricerca che operano all’interno della Società e ne costituiscono il tessuto vitale». Il professor ha concluso con un ricordo relativo ai primi anni ’90: «Durante la mia presidenza all’Associazione italiana di Genetica medica avviai un iter che avrebbe portato alla sua fusione con l’Associazione italiana di Citogenetica medica, e quindi alla nascita della Sigu, che continuerò a servire da presidente per i prossimi due anni».

Laureato in Medicina e chirurgia all’Università Cattolica di Roma, specialista in Genetica Medica, Giovanni Neri è dal 1989 direttore dell’Istituto di Genetica Medica dell’Ateneo del Sacro Cuore, succedendo nella carica a padre Angelo Serra. Per i primi dieci anni dopo la laurea, tre dei quali trascorsi al Texas Medical Center di Houston, si è occupato di ricerca di base nel campo della biochimica e della patologia cellulare. Alla fine degli anni ’70 si è dedicato alla citogenetica. Nel 1983, all’University of Utah di Salt Lake City, ha studiato con John Opitz, uno dei massimi esperti di genetica clinica. Al Fox Chase Cancer Center di Philadelphia ha poi studiato le tecniche di genetica molecolare. Membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, Neri è autore di circa 400 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali.