Condividere su Facebook la propria esperienza di madre e lavoratrice. Oppure far conoscere su LinkedIn progetti di aziende family friendly. Anche la conciliazione famiglia-lavoro approda sui social network. A promuovere l’iniziativa è l’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell’Università Cattolica che con la Regione Lombardia hanno dato vita al “Network Conciliazione FamigliaLavoro”, uno spazio online di confronto tra i soggetti attivi nelle politiche di conciliazione. L’obiettivo è favorire la nascita di progetti di partnership e di rete a favore delle singole realtà e del territorio. «Si tratta di un’iniziativa rivolta a coloro che, sia nel settore profit e non profit sia in quello pubblico, si occupano di politiche di conciliazione famigliare - specificano da Altis -. L’idea è farne un punto di riferimento sul web, ma anche creare momenti reali di scambio di esperienze e progetti». Al momento sono stati avviati due gruppi: uno su LinkedIn, che in pochi giorni ha registrato più di 100 professionisti iscritti, l’altro su Facebook, destinato soprattutto ai cittadini.

Un momento dei lavori all'Atis  il 22 settembre scorsoIl network è stato presentato nel corso del secondo workshop del ciclo intitolato “Il Valore della Conciliazione”, tenutosi il 22 settembre presso l’Altis e dedicato a un approfondimento concreto e operativo sulle modalità per accedere ai fondi - ancora disponibili a livello nazionale - della legge 53/2000 a favore di progetti aziendali di conciliazione dei tempi lavorativi e famigliari. Il workshop - cui hanno preso parte 75 persone tra manager di imprese multinazionali, banche e piccole aziende e rappresentanti di Comuni, Province, consorzi di impresa, Cooperative Sociali e Associazioni Famigliari - è stato aperto dal professor Giovanni Marseguerra, direttore della divisione di Altis Welfare Aziendale e Innovazione Sociale.

A coordinare i lavori dell’incontro è stato invece Stefano Fugazza, di Altis, che ha esposto i tratti salienti della Legge, le modalità di accesso ai finanziamenti (in scadenza a fine ottobre) e fornito alcuni suggerimenti sull’ammissibilità e sulla rendicontazione. Molteplici sono state le domande e gli esempi riportati, segno evidente che il tema della conciliazione dei tempi famigliari con i tempi lavorativi è di crescente attenzione a livello nazionale.